Chiudiamo la porta dietro
di noi! Ascoltiamo con l'orecchio teso l'ineffabile melodia che risuona nel
silenzio di questa notte. L'anima silenziosa e solitaria canta qui al Dio del
cuore il suo canto più soave e affettuoso. E può avere fiducia che egli
l'ascolta. Infatti, questo canto non deve più cercare il Dio amato al di là delle
stelle, in una luce inaccessibile, che egli abita, tanto che nessuno per questo
lo vede.
Poiché è natale, poiché la
Parola s'è fatta carne, Dio è vicino, e la dolcissima parola, la parola
dell'amore, trova il suo orecchio e il suo cuore nella stanza più silenziosa
del cuore. E chi s'è fermato presso di sé, anche se è notte, in questa quiete
notturna, nelle profondità del cuore di Dio, percepisce la dolce parola
dell'amore.
Occorre essere tranquilli,
non temere la notte, bisogna tacere. Altrimenti non si sente nulla.
Infatti, l'ultima cosa
vien detta solamente nel silenzio della notte, da quando, per l'arrivo pieno di
grazia della Parola nella notte della nostra vita, s'è fatto natale, notte
santa, notte di silenzio.
( K . RAHNER, Dio si è
fatto uomo, Brescia).
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