“…li
condusse su un alto monte”. Cosa avviene su questo monte?
“Fu
trasfigurato davanti a loro”. La ‘figura’ di Gesù, la sua immagine,
viene trasfigurata, ovvero viene percepita, vista in modo diverso, nuovo. “Tu sei
diverso da come ti abbiamo immaginato”: è la scoperta fatta sul monte dai suoi.
I discepoli infatti portavano negli occhi
la figura umana di Gesù che, pur con tutto il suo fascino, si presentava
davanti a loro come destinata alla prova, alla fatica, persino al rifiuto, al
disprezzo e alla morte; lui stesso lo aveva detto loro apertamente. La figura
dunque di un uomo che, nonostante tutto il suo valore, era incamminato al
fallimento, e loro, che avevano per lui lasciato tutto, destinati allo stesso
fallimento.
Sul monte Gesù vuole aiutare i suoi amici a
vedere oltre l’apparenza; a vedere in profondità e in verità. La sua figura
umana si trasfigura mostrando loro un uomo che appare vittorioso, bello,
luminoso, divino. Uno squarcio di luce, come un lampo, che fa loro intuire che
dentro la fragile umanità, pur destinata alla prova e alla morte, c’è, forte,
una vita che va oltre tutto ciò, c’è una forza di amore che supera ogni odio, c’è
un mistero divino che apre il cuore alla speranza, alla fiducia.
Intuiscono così che il momento della prova,
che Gesù aveva chiamato ‘croce’, avrebbe portato non alla fine ma al
passaggio verso la pienezza, la riuscita, la luce appunto.
Questa intuizione profonda, questa
esperienza meravigliosa non può che suscitare in loro gioia e stupore. “E’ bello per noi essere qui!”.
Ma è impossbile fermarsi qui; o meglio, per
arrivare a gustare e vivere questa esperienza occorre riprendere il cammino,
trovare il coraggio di affrontare la dura e ostile realtà quotidiana.
Tuttavia non più come prima; non più con
paura, delusione, scoraggiamento, rassegnazione, bensì con fiducia, coraggio, speranza.
Con quella luce nuova che li abita e che dona forza ai loro passi, con il fuoco
interiore della Spirito che assicura una Presenza che può trasfigurare anche la
nostra figura umana.
L’apostolo Paolo ha sperimentato questo e
può dunque dire – come abbiamo ascoltato – “Se
Dio è con noi chi sarà contro di noi?”.
La luce della trasfigurazione attraversa la
storia e i tempi; oggi questa luce è per noi, uomini e donne chiamati a vivere
dentro le sfide quotidiane.
Luce che infonde coraggio, forza per perseverare
nelle fatiche e nelle lotte, speranza per saper vedere oltre l’immediato e il
provvisorio.
Non mancano oggi motivi per cadere nello
scoraggiamento e per cedere alla rassegnazione. In questa nostra storia segnata
ancora dal continuo riaccendersi di odi e di rancori, di guerre e di soprusi,
di corruzione e di dilagante ingiustizia. Siamo troppe volte paralizzati da
paura e scoraggiamento. Abbiamo altre volte timore a vivere la novità del
vangelo; forse arriviamo anche a pensare che il vangelo stesso non abbia più la
forza di generare novità di relazioni e di prassi.
Gesù oggi prende anche noi con sé e ci
porta sul monte alto, ci porta a tu per tu con Lui perché abbiamo a rivivere
quell’esperienza lontana, quella trasfigurazione che ha la forza di aprire
varchi di luce e di speranza dove le tenebre del male sembrano prevalere.
Di nuovo dice a noi: Guardami e fidati di
me! Guardami e ascoltami! Così come Abramo ha ascoltato la voce di Dio fidandosi
nel momento della prova. Fidati, ascoltami.
Oggi risplende di nuovo la Sua luce,
risuona di nuovo quella voce che invita:
Ascoltatelo! E’ proprio Lui il figlio mio amato! Fidatevi di Lui, ascoltate
la sua Parola, luce per i vostri passi e tornerete a riconoscevi anche voi
figli amati, figli trasfigurati.
Pronti, con Lui, a tornare dentro le sfide
quotidiane con rinnovata forza e fiducia per portare, con le nostre opere e
parole, con la nostra testimonianza e impegno, la speranza che anche questa
nostra storia potrà essere trasfigurata e aprirsi alla novità e bellezza dei
figli di Dio.
Nella trasfigurazione è la Pasqua che viene
anticipata.
E’ la Pasqua che già opera in noi e nella
storia.
E’ la Pasqua che chiama tutti noi al
coraggio di stare nella storia di ogni giorno con impegno e responsabilità,
sorretti da uno sguardo carico di speranza e di fiducia, carico di luce.