Dalle tenebre
alla luce…
del Tuo volto
Un’ esperienza
di iconografia
e di spiritualità
organizzata
da “La Tenda di Mamre” in
collaborazione con il Centro Diocesano Vocazioni e sotto la guida di Flavio
Arosio.
Una settimana per
imparare a scrivere un’icona
nella ricerca del Suo
volto
dalla domenica 21 alla domenica 28 agosto 2016
presso il
SANTUARIO DELLA MADONNA DEL SOCCORSO
Il
corso propone l’esperienza della pittura completa di un’icona, attraverso tutte
le sue tappe, evidenziandone la tecnica, l’estetica e la teologia in essa
racchiuse.
Il
soggetto che si dipinge è l’icona di Cristo, il suo volto, modello che
ricapitola ogni volto umano.
La
tradizione nel cui spirito si impara a lavorare è quella della Chiesa cristiana
orientale.
La
tecnica che viene applicata è quella dell’iconografia russa del periodo aureo
(XV-XVI secolo), con accenni alle altre tecniche.
La
guida del corso, per la parte tecnica, è Flavio Arosio.
I
MATERIALI:
tavola
gessata, pennelli, pigmenti e altri materiali saranno forniti durante il corso.
OCCORRE
PORTARE:
-
La Bibbia.
-
Un grembiule, la riga e la squadra, il
compasso, le forbici, alcune matite colorate.
-
Per il pernottamento: lenzuola o sacco
a pelo e federa cuscino, asciugamani.
Arrivo:
previsto per il pomeriggio di domenica 21 agosto: inizio alle ore 17.30 con la
celebrazione dei Vespri.
Da
lunedì 22 a sabato 27 le giornate seguiranno in genere il seguente schema:
-
ore 7.30 Lodi
-
dalle 9 alle 13 lavoro sull’icona
-
pranzo
-
ore 15.30 Lectio: ripensiamo il lavoro
svolto alla luce della Parola di Dio.
-
ore 17.00 s.Messa e vespri
-
cena e condivisione
Conclusione:
Domenica 28 agosto con S.Messa alle ore 10.30, benedizione delle icone e
pranzo.
I
posti disponibili sono otto (8);
occorre
dare la propria iscrizione telefonicamente o via email
La
quota di partecipazione, comprendente vitto, alloggio e materiale di lavoro è
di euro 250,00.
La Chiesa crede
che nell’ICONA risplenda la bellezza del volto umano e divino di Gesù Cristo:
essa è un “luogo” privilegiato ove incontrarlo.
“Non ti mettere a dipingere Cristo.
A lui bastò l’umiltà di assumere la forma corporea:
e tu dipingi piuttosto nella tua anima e in modo spirituale il
Cristo”
(Asterio di Amasea, Omelia I, IVsec.)
Il desiderio vivo
di approfondire un rapporto personale ed intimo con il Signore nella preghiera,
nell’ascolto della Parola, nella liturgia, nel silenzio, nella condivisione, è
quanto proponiamo in questi giorni ed è anche un ausilio indispensabile per chi
vuole dedicarsi all’iconografia.
“Riflettendo come in uno specchio la gloria del Signore, veniamo
trasformati in quella medesima immagine, di gloria in gloria, secondo l’azione
dello Spirito del Signore”
(2Cor.3,18)