“Siamo polvere dell’universo. Ma siamo polvere amata da
Dio” così ha detto papa Francesco all’inizio
della Quaresima.
“Il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere dal suolo”
così si apre la prima lettura di oggi e poi continua: “e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere
vivente”.
L’amore di Dio dà
vita a noi, polvere del suolo, rendendoci esseri viventi, portatori di vita,
della Sua vita. Dio ha creato l’uomo per la vita e tutto opera, sempre, perché
questa vita si realizzi in pienezza. Il Dio dei castighi, delle sciagure, delle
pestilenze non è il Dio cristiano, non esiste affatto. Se Dio c’è è il Dio
della vita che con il suo Soffio (= Spirito) dà vita a tutte le cose.
La Parola ci
guida piuttosto a riconoscere che altra è l’origine del male. Esso deriva da
noi che, chiudendoci al Soffio vitale, prestiamo voce al nostro io finendo così per ritornare “nudi”, ritornare a scoprirci “polvere dal suolo”. E’ il rifiuto di
Dio, nella presunzione di voler essere noi Dio.
“Sareste come Dio”, insinua
il tentatore che abita dentro la nostra mente provocando la nostra libertà. E
da allora la tentazione non ci ha più lasciati; e da allora possiamo, ancora
oggi, pensare di fare a meno di Dio, anzi di essere noi Dio.
Questa
presunzione generata dall’orgoglio e dalla superbia porta l’uomo, l’umanità,
fuori dal giardino, nel vuoto deserto, nel nulla dell’io, illudendolo di potere
tutto quando invece è nudo. Questo
semina dentro la storia una radice malefica che lentamente distrugge il
giardino splendido, fatto di relazioni attente e rispettose verso i simili e
verso il creato. Di fatto desertificando queste relazioni, spegnendo la vita
che ci abita, distruggendo ogni cosa fino all’autodistruzione.
Peccato: “abbiamo peccato”. Così noi cristiani
chiamiamo questo orientamento sbagliato della nostra libertà. “E con
il peccato in tutti gli uomini si è propagata le morte” sottolinea Paolo
nella seconda lettura.
A questo punto si
potrebbe mettere la parola ‘fine’. Tutto torna alla polvere, tutto è vanità
come diceva Qoelet.
Invece della
parola fine possiamo usare la parola ‘inizio’, nuovo inizio. Non certo per
merito nostro, ma per l’amore gratuito e smisurato di Dio; proprio perché Lui è
il Dio della vita!. “La grazia di Dio e
il dono concesso in grazia del solo uomo Gesù Cristo, si sono riversati in
abbondanza su tutti”.
In Gesù Dio
ricrea l’uomo, lo rende di nuovo “giusto”,
capace di riorientare la sua vita, la sua libertà al suo creatore e Padre,
riscoprendosi figlio amato.
Con Gesù tutti
noi possiamo trovare la forza per vincere la sempre presente tentazione di
presumere di poter fare a meno di Dio, di voler puntare e contare solo su noi
stessi, di voler mettere alla prova Dio stesso soprattutto davanti al male che accompagna
il nostro cammino. “Sta scritto: non
metterai alla prova il Signore tuo Dio”. “Sta scritto”: così Gesù,
condividendo il nostro essere “polvere
dal suolo”, la nostra fragile umanità, ribatte a ogni tentazione; fidandosi
della Parola del Dio della vita, del Padre che non abbandona mai i suoi figli
ma manda sempre i suoi angeli che “gli si
avvicinarono e lo servivano”. Siamo amati e guidati.
Sta a noi aprirci
liberamente e gioiosamente a questo amore per trovare in esso quel Soffio di
vita che ci rende “essere vivente”,
figlio amato. Per riuscire a far tornare giardino questo deserto, questa
umanità, attraverso nuove relazioni di fiducia, di rispetto, di amore solidale;
attraverso una cura nuova del creato, un atteggiamento più umile nei confronti
della natura, aperti al mistero della Vita che ci avvolge e che, se da una
parte ci fa scoprire tutta la nostra fragilità, dall’altra esalta la nostra
unicità e grandezza dentro questo universo destinato ad essere giardino, capace
di generare frutti sempre nuovi di amore.
La Quaresima è il
tempo propizio per riorientare le nostre scelte, per tornare al Dio della vita
che in Gesù ha soffiato su tutti noi il suo Spirito di Amore.
“Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che
esce dalla bocca di Dio”, parole di vita per ciascuno di noi.
Da esse lasciamoci guidare con fiducia per fare di nuovo esperienza di una
Pasqua di risurrezione!