L’angelo le disse: «Non temere,
Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo
darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Allora Maria disse all’angelo: «Come
avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito
Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua
ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Allora
Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola».
E l’angelo si allontanò da lei. (Luca 1,30-31.34-35.38)
SECONDA CAPPELLA: la visitazione
Entrata nella casa di Zaccaria,
salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino
sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a
gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo!
(Luca 1,40-42)
TERZA CAPPELLA: la nascita di Gesù
«Oggi, nella città di Davide, è
nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno:
troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia». Andarono,
senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella
mangiatoia. (Luca 2,11-12.16)
QUARTA CAPPELLA: la presentazione al Tempio
Quando furono compiuti i giorni
della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, portarono il
bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore — come è scritto nella legge
del Signore: Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore; – e per offrire in
sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge
del Signore. (Luca 2,22-24)
QUINTA CAPPELLA: Gesù tra i dottori del Tempio
Dopo tre giorni lo trovarono nel
tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E
tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le
sue risposte. Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio,
perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed
egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi
delle cose del Padre mio?». (Luca 2,46-49).
SESTA CAPPELLA: L'agonia al Getsemani
Uscì e andò, come al solito, al monte degli Ulivi; anche i discepoli lo
seguirono. Giunto sul luogo, disse loro: «Pregate, per non entrare in
tentazione». Poi si allontanò da loro circa un tiro di sasso, cadde in
ginocchio e pregava dicendo: «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice!
Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà». (Luca 22,39-42).
SETTIMA CAPPELLA: la flagellazione
Pilato, visto che non otteneva nulla, anzi che il tumulto aumentava, prese
dell’acqua e si lavò le mani davanti alla folla, dicendo: «Non sono
responsabile di questo sangue. Pensateci voi!». E tutto il popolo rispose: «Il
suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli». Allora rimise in libertà per
loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse
crocifisso. (Matteo 27,24-26)
OTTAVA CAPPELLA: la coronazione di spine
E i soldati, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo e gli
misero addosso un mantello di porpora. Poi gli si avvicinavano e dicevano:
«Salve, re dei Giudei!». E gli davano schiaffi. (Giovanni 19,2-3)
NONA CAPPELLA: la caduta
Essi presero Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogo detto
del Cranio, in ebraico Gòlgota, dove lo crocifissero e con lui altri due, uno
da una
parte e uno dall’altra, e Gesù in mezzo. Pilato compose anche l’iscrizione e la fece porre sulla croce; vi era scritto: «Gesù il Nazareno, il re dei Giudei». (Giovanni 19,17-19)
parte e uno dall’altra, e Gesù in mezzo. Pilato compose anche l’iscrizione e la fece porre sulla croce; vi era scritto: «Gesù il Nazareno, il re dei Giudei». (Giovanni 19,17-19)
DECIMA CAPPELLA: la morte in croce
Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si
compisse la Scrittura, disse: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno di aceto;
posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela
accostarono alla bocca. Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: «È compiuto!». E,
chinato il capo, consegnò lo spirito. (Giovanni 19,28-30)
UNDICESIMA CAPPELLA: la risurrezione
Dopo il sabato, all’alba del primo giorno della settimana, Maria di
Màgdala e l’altra Maria andarono a visitare la tomba. Un angelo del Signore,
infatti, sceso dal cielo, si avvicinò, rotolò la pietra e si pose a sedere su
di essa. L’angelo disse alle donne: «Voi non abbiate paura! So che cercate
Gesù, il crocifisso. Non è qui. È risorto, infatti, come aveva detto; venite,
guardate il luogo dove era stato deposto. Presto, andate a dire ai suoi
discepoli: “È risorto dai morti, ed ecco, vi precede in Galilea; là lo
vedrete”. Ecco, io ve l’ho detto». (Matteo 28,1.5-7)
DODICESIMA CAPPELLA: l'ascensione
Detto questo, mentre lo guardavano, fu elevato in alto e una nube lo
sottrasse ai loro occhi. Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne
andava, quand’ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e
dissero: «Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che
di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l’avete
visto andare in cielo». (Atti 1,9-11)
TREDICESIMA CAPPELLA: la Pentecoste
Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su
ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a
parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di
esprimersi. (Atti 2,3-4).
QUATTORDICESIMA CAPPELLA: l'assunzione di Maria
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le
generazioni mi chiameranno beata. (Luca 1,47-48)