C’è
un legame strettissimo nel vangelo di oggi tra il mangiare e il vivere: più
volte ritorna l’espressione “chi mangia…
vivrà”.
Per
vivere – lo sappiamo bene – occorre mangiare, nutrirsi; senza energie non si
cammina, non si vive, non si fa nulla.
E’
per questo che Dio si fa conoscere al suo popolo come il Dio che nutre: già con
Mosè nel cammino lungo il deserto Dio nutre il popolo con la manna e gli dona
così vita conducendolo alla terra promessa. Poi
manda il suo Figlio Gesù: nasce in una mangiatoia a Betlemme, che significa la
casa del pane, e fa della sua vita un dono per tutti, nutrendo l’umanità con il
suo amore, la sua misericordia, la sua sapienza. Per questo si presenta,
davanti ai giudei affermando: “io sono il
pane della vita”.
La
sua persona diventa nutrimento che offre una vita piena, eterna, che va oltre
la morte: “chi mangia la mia carne io lo
risusciterò nell’ultimo giorno”.
Pane,
carne, corpo e sangue, sono immagini che dicono di una persona che si è fatta
totalmente dono, che ha fatto della propria vita un’offerta d’amore. Sulla
croce la sua carne è offerta per tutti; nel pane resta il segno efficace della
sua Presenza di Risorto, al punto che i suoi lo riconosceranno proprio dallo “spezzare il pane”.
Gesù
dunque è il nutrimento che Dio offre all’umanità, per far capire a tutti che
non si vive solo di cibo, di soldi, di cose, ma abbiamo bisogno di un
nutrimento spirituale che riempia la nostra vita di significato, di sapienza,
soprattutto di amore.
Gesù,
con la sua vita, il suo corpo e il suo sangue, donati a noi è sorgente di ogni
energia. “Senza di me non potete fare
nulla” ha detto. Con Lui possiamo tutto. Con la sua vita che alimenta la
nostra ci è data la forza per affrontare il cammino dell’esistenza, con tutte
le sue fatiche e prove, in mezzo a ogni deserto, con la speranza e la fiducia
di essere interiormente sostenuti, alimentati, rafforzati per riuscire ad
andare sempre oltre, e far prevalere la vita sulla morte, il bene sul male,
l’amore sull’odio e la violenza.
Questa
sua energia inoltre, non è solo sostegno individuale, ma diventa anche legame
tra tutti noi che attingiamo ad essa, infatti: “poiché vi è un solo pane, noi siamo, benché molti, un solo corpo:
tutti infatti partecipiamo all’unico pane”.
L’eucaristia
diventa così oltre che energia vitale, fermento di comunione, di unità, legame
di amore tra tutti coloro che vi partecipano, perché essa donandoci Cristo e
unendoci alla sua vita, ci rende il suo corpo, la sua famiglia: “il pane che spezziamo non è forse comunione
con il corpo di Cristo?” ci ricorda ancora Paolo. Dall’eucaristia nasce e
si edifica la comunità, la chiesa.
Ecco
dunque cosa produce il nutrimento che Dio offre attraverso Gesù: energia vitale
per ciascuno, legame d’amore tra tutti.
E’
quanto abbiamo bisogno per il cammino della vita, per il cammino come comunità,
per crescere insieme capaci di amore e di solidarietà.
Perché
questo possa realizzarsi occorre che non dimentichiamo mai due verbi: “ricordati” e “mangia”.
“Ricordati” innanzitutto. “Ricordati” ripete più volte la prima
lettura. Ricordati dell’Amore. Ricordati che la tua vita va avanti ed è
sostenuta da un’energia d’amore che è Dio stesso ad offrirti. Quando sei stanco
e sfiduciato, quando il peccato e il male ti assalgono, quando le forze vengono
meno… ricordati che Dio ti nutre, che Lui si è fatto vicino e presente per
essere la tua forza, la tua energia vitale. Quando le liti e le divisioni
sembrano prevalere, quando l’invidia e l’orgoglio seminano tra noi antipatie e
contrasti: ricordiamoci che c’è un pane che unisce, che ci lega di nuovo nella
capacità di generare comunione e fraternità. Ricordati dell’amore che Dio ha
per te.
Dunque
“mangia”. Questo nutrimento non è per
i perfetti, ma per i deboli, i peccatori, i fragili. Se sai che Lui ti nutre,
non sciupare il dono che ti è offerto. Partecipa al banchetto, non solo come
spettatore, ma come commensale, nutrendoti di questa presenza che è Gesù, della
sua Parola e del suo Pane.
La
Messa che ogni domenica celebriamo, sacramento del Suo corpo e del suo sangue,
è per noi cristiani il momento del nutrimento: Parola e Pane ci vengono
offerti, sono la vita stessa di Gesù. Una vita tutta donata per noi.
“Se non mangiate e
non bevete non avete in voi la vita” ammonisce Gesù. “Chi mangia…rimane in me e io in Lui…colui
che mangia me vivrà per me”: sono parole chiarissime, che ci dicono la
comunione profonda che nasce da questo incontro, da questo lasciarci nutrire,
cioè amare, da Dio attraverso Gesù, cibo e energia che ci sostiene e ci unisce.
Alimentati
di Gesù, del suo amore, della sua misericordia, della sua sapienza e parola e
avrai la forza per vivere nella gioia e non più nella paura. Alimentati di lui
e avrai l’energia per affrontare ogni cammino.
Nutriamoci
insieme di questo Amore donato e ritroveremo nuove capacità per amare e
costruire comunione con tutti.
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