domenica 16 aprile 2017

Osare il passaggio!



“Non si può toccare l’alba se non si sono percorsi i sentieri della notte” (Gibran)
Ma la notte non piace: quante notti viviamo che ci irrigidiscono, ci frenano, ci chiudono nella paura…
Possiamo dare un nome a ciascuna di queste.
Ora siamo qui in questa notte assai diversa: è una notte non maligna, senza strade, ma buona; è la notte in cui facciamo memoria della vicinanza di Dio; facciamo memoria che ogni notte è abitata da Dio, da sempre.
Dalla prima notte del mondo, quando la luce vinse il buio dell’abisso, alla notte della fede di Abramo e a quella oscura e paurosa del popolo nel mar Rosso, fino alla notte di Betlemme e alla notte di Pasqua, a questa notte di Pasqua che insieme stiamo rivivendo.
Anche noi come le donne del vangelo attraversiamo la notte di quel sabato di silenzio e di lacrime, per ritrovare la luce del mattino.
La Pasqua è osare questo passaggio.
La Pasqua ci dona quanto è necessario per attraversare le notti: la luce, una Parola, acqua e pane.
Ci dona Gesù, il Dio che si è abbassato per condividere le nostre notti, per prenderci per mano e condurci verso l’alba di una vita nuova.
E’ l’esperienza del Battesimo che abbiamo ricevuto e che ci ha aperto questo cammino di novità, di figliolanza, di fraternità: il cammino dei figli di Dio, i figli della luce.
Camminiamo dentro le nostre notti lasciando ardere nel cuore il fuoco del suo Amore. Come le donne del vangelo faremo esperienza di novità: di pietre che si rovesciano, di annunci di speranza “Voi non abbiate paura, non temete...”. Di sguardi stupiti che sperimentano che Lui, “il crocifisso, non è qui” non è più nella notte.
Faremo esperienza dell’incontro con Lui: là dove lui stesso ci precede: in Galilea.
Sì Lui sempre ci precede, è davanti, oltre ogni notte per aprirci il cammino.
Ci precede e lo possiamo incontrare, oggi, nella Galilea del nostro quotidiano. Lì lo trovi. Nel tuo lavoro, nelle tue relazioni di ogni giorno, nella quotidianità apparentemente semplice e ripetitiva: lui lì ti precede, lì vive oggi e sempre con te perché nessuna notte abbia a spegnere la speranza, ma possa essere percorsa, con Lui, fino a toccare l’alba.
Sia questa la buona Pasqua per ciascuno e per tutti.

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