Il cammino della Quaresima è immagine del
cammino della vita. Un cammino che si snoda dal deserto della tentazione al
monte della trasfigurazione. Un cammino sempre accompagnato dalla Sua Presenza:
è lui che con la sua legge indica la strada e ci offre luoghi, spazi per
prendere il fiato e recuperare energie. La legge (prima lettura) e il Tempio
(vangelo) sono i mezzi che ci sostengono nel cammino della vita. Una legge,
quella dei dieci comandamenti, che libera dal cieco egoismo e apre a una
capacità di relazioni profonde e vere con Dio e con gli altri. Un Tempio quale
spazio di incontro, di respiro, di dialogo, di ascolto della Sua Presenza che
ci unisce in fraternità.
Ma permane un pericolo: che trasformiamo la
legge in una vuota osservanza esteriore; e che il Tempio si trasformi in un
mercato dei nostri interessi, invece che essere casa di relazioni fraterne.
Contro questo pericolo Gesù prende
posizione con chiarezza e forza e apre a una nuova indicazione. Guardiamo al
Vangelo di oggi.
Gesù compie un gesto forte per riportare
Tempio e Legge al posto giusto. Sicuramente dopo un’ora tutto nel Tempio è
ritornato come prima, ma il suo gesto non è rimasto senza conseguenze e
soprattutto continua a provocare anche noi, oggi. Noi che rischiamo di rendere
la nostra fede formale osservanza esteriore di norme o ancor peggio di ridurla
a mercato con Dio (io ti do, tu mi devi…). Cadiamo anche oggi nel pericolo (non
così lontano…) di fare della chiesa non una casa di relazioni con Dio e tra
noi, ma un mercato.
“Non
fate della casa del Padre mio un mercato”: risuona attualissima la parola di
Gesù. E dovremmo veramente trovare il coraggio di “svuotare”, di liberare le nostre chiese, ma soprattutto le nostre
comunità, da tutto ciò che impedisce una fede autentica e frena lo slancio
evangelico.
Gesù con coraggio “svuota” il Tempio “cacciò
fuori tutti dal Tempio, con le pecore e i buoi”. Da buon pastore fa uscire
le pecore, simbolo del suo popolo, dallo stretto recinto del Tempio, le libera
da una religiosità formale e ridotta a mercato, per condurle alla novità
dell’incontro autentico col Padre. E di novità infatti si tratta. Quella che
Gesù compie non è una riforma, ma una totale sostituzione. Fa capire che d’ora
in poi la Presenza di Dio (da sempre pensata e custodita all’interno del
Tempio, dove nell’Arca dell’Alleanza erano custodite le tavole della Legge) ora
invece è in quella tenda che Dio ha posto in mezzo a noi, nella sua carne,
nella debolezza della sua umanità dove la Parola si è incarnata, dove ha preso
casa il suo amore per noi. Ecco la nuova indicazione che Gesù ci offre. E Paolo
nella seconda lettura non fa altro che richiamarlo a tutti noi: “Cristo crocifisso è potenza e sapienza di
Dio”. Lui pienezza della Legge e Dimora, tempio. Solo in Lui possiamo
trovare salvezza. In Lui, nella sua debolezza, nella sua umanità, c’è tutta la
potenza dell’amore di Dio. E solo entrando in questa relazione profonda e
personale con Lui che si ha la vita. Non in una religiosità ridotta a mercato o
a formalismo esteriore.
“’Distruggete
questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere’… parlava del tempio del suo
corpo”.
Lui è il luogo dell’incontro con il Padre, Lui è la Parola che illumina di
novità e di senso la Legge.
Seguirlo è vivere interiormente questa
relazione d’amore. “Egli conosceva quello
che c’è nell’uomo”: a questo Lui guarda. Non all’esteriorità dei nostri
riti, di una fede resa troppo facciata, ma al cuore, alla sincerità del cuore.
Solo in questa interiorità possiamo incontrarlo al punto tale da fare di noi
stessi la casa della sua dimora, fino a diventare anche noi il tempio vivo
della sua Presenza. Un Dio che abita in Cristo e attraverso Lui nel cuore di
ogni uomo e donna. E lì dunque va ricercato, amato, onorato, servito.
Gesù entra ancora oggi nella nostra vita,
come entrò nel tempio, e manda all’aria le bancarelle dei nostri interessi
meschini e riafferma il primato assoluto di Dio. E allora lasciamoci purificare
il cuore, lasciamo che lo svuoti da ogni falsità e ipocrisia, da ogni
mercanteggiamento, perché possa essere il luogo vero dell’incontro con l’amore
di Dio che attraverso Gesù, nuova legge e nuovo tempio, vuole abitare in
ciascuno di noi. Lasciamoci amare e cambiare da Lui.
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