sabato 9 maggio 2020

Una via..."perchè dove sono io siate ache voi". - Quinta domenica di Pasqua

Ancora a una volta Gesù fa uso di immagini : dopo essersi paragonato alla porta e al pastore buono, oggi fa uso dell’immagine della casa:“nella casa del Padre mio vi sono molte dimore… vado a prepararvi un posto…”

Siamo negli ultimi momenti che Gesù trascorre con i suoi discepoli. Loro sono turbati perché sanno di doversi separare da lui e per l’annuncio dell’imminente morte. Ma Gesù li vuole rassicurare, tranquillizzare: “Non sia turbato il vostro cuore”. Vuol far loro comprendere un paradosso: che la sua morte non sarà una perdita per loro, ma un guadagno; che la sua morte non sarà un’assenza, ma una presenza ancora più intensa. Li rassicura che Dio è con lui. Ecco perché dice: “Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me”. E poi rassicura sull’effetto della sua partenza e dice appunto che “nella casa del Padre vi sono molte dimore”.

Qui bisogna comprendere bene questo versetto alla luce di quanto segue: “Vado a prepararvi un posto e… verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi”. E poi nel versetto 24 Gesù dirà: Se uno mi ama osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e faremo dimora presso di lui.

Con l’immagine della casa Gesù non pensa a una dimora fisica, concreta, dove arriveremo dopo la morte. Pensa invece a ciò che la casa esprime: comunione, intimità. Essa è il luogo privilegiato dell’incontro, dello stare insieme, dove ognuno ha il suo posto, il suo spazio. Non si tratta quindi di una dimora presso il Padre ciò a cui allude Gesù, ma del Padre che viene a dimorare tra gli uomini. Questa è la novità, la grande novità proposta da Gesù: non c’è più un santuario dove si manifesta Dio, ma in ogni persona che lo accoglie, lì Dio si manifesta. Noi possiamo diventare, proprio grazie alla sua ‘partenza’, al suo ‘tornare al Padre’ cioè entrare nella comunione intima con Lui, il luogo, la casa dove Lui si fa presente, dove vivere una comunione intima e permanente nella sfera dell’amore.

Per questo Pietro nella seconda lettura ricorda ai cristiani: “Voi siete costruiti come edificio spirituale… avvicinandovi al Signore pietra viva”. Voi siete ora la sua casa! Quindi il Dio di Gesù è un Dio che chiede di essere accolto per fondersi con la persona e dilatare la sua capacità d’amore. Questa sarà la sua dimora.

Tuttavia i suoi discepoli fanno fatica a capire; e così anche noi. Sia Tommaso prima, che Filippo poi, pongono a lui una domanda. “Non sappiamo dove vai, come possiamo conoscere la via?”. Sembra dire Tommaso: ma quale via dobbiamo seguire per arrivare a questo incontro, a questa comunione? Anche Filippo manifesta esitazione: “Mostraci il Padre e ci basta”, mostraci Colui con il quale ci inviti a vivere insieme, chi è questo Padre?

La risposta di Gesù fa chiarezza. “Io sono”: rivendica la sua condizione divina, affermando che solo Lui èla via, la verità, la vita”. E poi aggiunge: “Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre”. “Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre”.

Ecco l’importante rivelazione di Gesù: “Io sono” il manifestarsi del Padre; io via che conduce alla verità su Dio e all’incontro di vita in Lui. Via che conduce alla ‘casa’, alla comunione d’amore. Gesù è il manifestarsi del Padre; Dio è uguale a Gesù. “Chi ha visto me ha visto il Padre”. E stranamente non dice “lo conoscerete nel futuro”, ma Gesù afferma: “Fin da ora lo conoscete e lo avete veduto”. Questa comunione con il Padre alla quale Gesù ci invita dunque avviene già ora: “Fin da ora lo conoscete”, cioè siete in relazione con Lui.

Già ora siamo nella casa del Padre se siamo con Gesù, nel suo amore. C’è un vincolo, un legame strettissimo che ci rende partecipi della stessa vita di Dio, attraverso quella via che è Gesù stesso, venuto a svelarci la verità su Dio e su noi stessi.

“In verità, in verità vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre”. Così poi si chiude il brano. Come si fa a compiere azioni più grandi di Gesù? Non certo da soli. Gesù non ha potuto rispondere a tutti i bisogni dell’umanità. E’ nella comunità dei discepoli che oggi continuano le opere dell’amore, le opere del Padre. La relazione d’amore col Padre non è solo fatto personale, ma è chiamata a riflettersi nella vita della comunità. Una comunità tuttavia, come ci ricorda la prima lettura, che deve superare ogni forma di divisione e litigio e lasciarsi guidare solo dalla Parola di Gesù e dal suo Spirito. Solo così, se la comunità si rifà al suo nome e si edifica su Lui pietra angolare, diverrà capace di essere casa di comunione e di pace, “edificio spirituale, nazione santa, popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere ammirevoli di Lui, che ci ha chiamati dalle tenebre alla sua luce meravigliosa”.


lunedì 4 maggio 2020

Il Vescovo Oscar ci fa dono di una nuova preghiera da rivolgere alla Madonna del Soccorso


PREGHIERA ALLA MADONNA DEL SOCCORSO

Sol. 1:  Santa Maria, dolce madre amatissima e tenera sorella nostra,

membro eletto della Chiesa del tuo Figlio:

 

TUTTI:  Vieni in nostro aiuto!

 

Sol.2  Tu, Maria, onore del popolo sacerdotale, profetico e regale:

fa' che ciascuno di noi sia pienamente consapevole della grazia del proprio Battesimo

e viva responsabilmente, e con gioia, secondo i doni ricevuti.

 

Sol.1  Tu, Maria, prima discepola di Cristo, sostieni la nostra Chiesa

perché diventi un luogo attraente e luminoso grazie ai doni e alle chiamate

che i cristiani in essa vivono.

 

Sol.2  Tu, Maria, modello della vita secondo lo Spirito:

guida i battezzati perché testimonino una fede ardente.

Conducili ad una carità operosa, promuovi in essi una speranza invincibile,

in modo che le risorse personali diventino occasione di scambio e di crescita per tutti.

 

TUTTI  Esempio di piena obbedienza, vieni in nostro aiuto!

 

Sol.1  Ti preghiamo, Madre della Chiesa, consola

quanti si impegnano generosamente per costruire una comunità fraterna,

vicina ai poveri e a servizio dei sofferenti,

pronta a rispondere alle urgenze della storia,

per la promozione di un nuovo umanesimo.

 

Sol. 2  Sii modello nella fede e nella carità a quanti oggi,

guidati dallo Spirito Santo, si sentono attratti a seguire Gesù, tuo Figlio,

ammirati dalla santità quotidiana di tanti discepoli fedeli,

appassionati alla missione di comunicare la vita agli altri.

 

TUTTI:  Madre di tutti i chiamati, vieni in nostro aiuto!

 

Sol. 1:  Ne siamo certi: con il tuo aiuto, Madonna del Soccorso,

scaturiranno risposte generose per famiglie sante,

per uomini e donne vergini per il Regno,

per discepoli che si sentono chiamati dal tuo Figlio a divenire apostoli,

segni viventi di Cristo pastore, capo e sposo, a servizio del popolo di Dio.

 

TUTTI:  Madre di Cristo e della Chiesa: vieni in nostro aiuto!

                       

Sol.2 Maria, tempio dello Spirito santo, veglia sulla Chiesa del tuo Figlio

e per mezzo di Lui consegna a Dio Padre quanto oggi ti chiediamo con tanta fiducia.

 

Tutti:   Amen.

 

 

 

+ vescovo Oscar

Santuario della Beata Vergine del Soccorso – Ossuccio

3 maggio 2020, domenica del buon Pastore

sabato 2 maggio 2020

Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni - IV domenica di Pasqua



Domenica 3 Maggio si celebra la GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA PER LE VOCAZIONI. Per l’occasione abbiamo realizzato questo video a più voci, tra cui quella del nostro vescovo Oscar che rivolge ai giovani il suo messaggio. Aiutaci a condividerlo!

Insieme ai seminaristi, vi invitiamo a vivere insieme una veglia di preghiera sabato 2 alle ore 20.45 trasmessa a questo link: https://www.youtube.com/watch?v=a8A_fkyBSBY&feature=youtu.be


La mattina di domenica 3 alle ore 10, il vescovo celebrerà a porte chiuse la messa al Santuario del Soccorso di Ossuccio (trasmessa su Espansione TV e sul canale YouTube del “Settimanale della diocesi di Como”).


d.Michele P. 


giovedì 30 aprile 2020

Mese di Maggio


LETTERA DEL SANTO PADRE FRANCESCO
A TUTTI I FEDELI PER IL MESE DI MAGGIO 2020

Cari fratelli e sorelle,
è ormai vicino il mese di maggio, nel quale il popolo di Dio esprime con particolare intensità il suo amore e la sua devozione alla Vergine Maria. È tradizione, in questo mese, pregare il Rosario a casa, in famiglia. Una dimensione, quella domestica, che le restrizioni della pandemia ci hanno “costretto” a valorizzare, anche dal punto di vista spirituale.
Perciò ho pensato di proporre a tutti di riscoprire la bellezza di pregare il Rosario a casa nel mese di maggio. Lo si può fare insieme, oppure personalmente; scegliete voi a seconda delle situazioni, valorizzando entrambe le possibilità. Ma in ogni caso c’è un segreto per farlo: la semplicità; ed è facile trovare, anche in internet, dei buoni schemi di preghiera da seguire.
Inoltre, vi offro i testi di due preghiere alla Madonna, che potrete recitare al termine del Rosario, e che io stesso reciterò nel mese di maggio, spiritualmente unito a voi. Le allego a questa lettera così che vengano messe a disposizione di tutti.
Cari fratelli e sorelle, contemplare insieme il volto di Cristo con il cuore di Maria, nostra Madre, ci renderà ancora più uniti come famiglia spirituale e ci aiuterà a superare questa prova. Io pregherò per voi, specialmente per i più sofferenti, e voi, per favore, pregate per me. Vi ringrazio e di cuore vi benedico.
     
Papa Francesco

Proposte di preghiera:
 

O Maria, Tu risplendi sempre nel nostro cammino come segno di salvezza e di speranza.
Noi ci affidiamo a Te, Salute dei malati, che presso la croce sei stata associata al dolore di Gesù, mantenendo ferma la tua fede. 
Tu, Salvezza del popolo romano, sai di che cosa abbiamo bisogno e siamo certi che provvederai perché, come a Cana di Galilea, possa tornare la gioia e la festa dopo questo momento di prova. 
Aiutaci, Madre del Divino Amore, a conformarci al volere del Padre e a fare ciò che ci dirà Gesù, che ha preso su di sé le nostre sofferenze e si è caricato dei nostri dolori per condurci, attraverso la croce, alla gioia della risurrezione. Amen. 
Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio. Non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, e liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta.




«Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio».
Nella presente situazione drammatica, carica di sofferenze e di angosce che attanagliano il mondo intero, ricorriamo a Te, Madre di Dio e Madre nostra, e cerchiamo rifugio sotto la tua protezione.
O Vergine Maria, volgi a noi i tuoi occhi misericordiosi in questa pandemia del coronavirus, e conforta quanti sono smarriti e piangenti per i loro cari morti, sepolti a volte in un modo che ferisce l’anima. Sostieni quanti sono angosciati per le persone ammalate alle quali, per impedire il contagio, non possono stare vicini. Infondi fiducia in chi è in ansia per il futuro incerto e per le conseguenze sull’economia e sul lavoro.
Madre di Dio e Madre nostra, implora per noi da Dio, Padre di misericordia, che questa dura prova finisca e che ritorni un orizzonte di speranza e di pace. Come a Cana, intervieni presso il tuo Figlio Divino, chiedendogli di confortare le famiglie dei malati e delle vittime e di aprire il loro cuore alla fiducia.
Proteggi i medici, gli infermieri, il personale sanitario, i volontari che in questo periodo di emergenza sono in prima linea e mettono la loro vita a rischio per salvare altre vite. Accompagna la loro eroica fatica e dona loro forza, bontà e salute.
Sii accanto a coloro che notte e giorno assistono i malati e ai sacerdoti che, con sollecitudine pastorale e impegno evangelico, cercano di aiutare e sostenere tutti.
Vergine Santa, illumina le menti degli uomini e delle donne di scienza, perché trovino giuste soluzioni per vincere questo virus.
Assisti i Responsabili delle Nazioni, perché operino con saggezza, sollecitudine e generosità, soccorrendo quanti mancano del necessario per vivere, programmando soluzioni sociali ed economiche con lungimiranza e con spirito di solidarietà.
Maria Santissima, tocca le coscienze perché le ingenti somme usate per accrescere e perfezionare gli armamenti siano invece destinate a promuovere adeguati studi per prevenire simili catastrofi in futuro.
Madre amatissima, fa’ crescere nel mondo il senso di appartenenza ad un’unica grande famiglia, nella consapevolezza del legame che tutti unisce, perché con spirito fraterno e solidale veniamo in aiuto alle tante povertà e situazioni di miseria. Incoraggia la fermezza nella fede, la perseveranza nel servire, la costanza nel pregare.
O Maria, Consolatrice degli afflitti, abbraccia tutti i tuoi figli tribolati e ottieni che Dio intervenga con la sua mano onnipotente a liberarci da questa terribile epidemia, cosicché la vita possa riprendere in serenità il suo corso normale.
Ci affidiamo a Te, che risplendi sul nostro cammino come segno di salvezza e di speranza, o clemente, o pia, o dolce Vergine Maria. Amen.