sabato 30 marzo 2024

"Fede, speranza, amore". PASQUA DI RISURREZIONE


Pasqua. Cosa dice a noi oggi questa festa?

Dalla Parola ascoltata e da quanto abbiamo celebrato in questi tre giorni possiamo raccogliere un triplice messaggio-invito.

Primo messaggio-invito. Per tutto e per tutti c’è un ‘oltre’. Oltre gli sbagli, oltre i fallimenti, oltre la crisi, oltre il peccato, oltre la morte… Gesù il crocifisso-risorto ci porta oltre tutto ciò, verso una costante novità (si può sempre ricominciare da capo), verso una pienezza di vita, meta verso la quale tendiamo. Dunque non scoraggiarti se ora ti senti in croce, se senti il peso di una pietra che chiude la tua vita come in una tomba. Con Gesù si può andare oltre, si possono rovesciare anche i macigni più pesanti.

E’ l’invito alla speranza riposta in un persona: Gesù.

Secondo messaggio-invito. Chi vince non è l’odio e la violenza, il potere e la forza.  Chi vince è l’amore: quell’amore che ha il coraggio di farsi dono, di rendersi umile servizio, parola e sguardo che perdona. Come l’amore di Gesù che “passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del maligno”. L’amore – è vero – può essere tradito, rinnegato, deriso, incompreso, ma alla fine è l’unica forza che cambia i cuori e la storia, le relazioni e la vita. Dunque non stancarti di amare “come Lui” ha amato te, noi, tutti.

E’ l’invito all’amore che trova la sua sorgente nell’amore stesso di Gesù.

Terzo messaggio-invito. In un mondo dove si fanno tante promesse e non si mantengono, la Pasqua ci svela il volto di un Dio che invece è fedele alla Parola data. Non ci inganna, non ci illude, non smentisce le promesse fatte. Il Figlio amato si è fidato del Padre, della sua Parola, ha fatto fino in fondo la sua volontà. Per questo il Padre non lo ha abbandonato in potere della morte, ma lo ha risuscitato. Dunque anche tu rinnova la fede in Lui, ascolta la sua Parola, fidati di Lui e troverai la vita.

E’ l’invito a una fede rinnovata, alla fiducia piena nel Dio di Gesù.

La Pasqua oggi vuole rinnovare in noi questi tre doni: la speranza, l’amore, la fede. Altro non sono che la vita stessa di Dio.

Vita divina che si è resa presente e si è manifestata in noi nel Battesimo – nostra prima Pasqua - che abbiamo rinnovato nella veglia di questa notte.

Lo sappiamo? Ci crediamo? Camminiamo in questa vita nuova? La Pasqua ci interroga. La Pasqua ci provoca. La Pasqua ci chiama a una vita cristiana autentica.

“Sì ne siamo certi. Cristo è davvero risorto”. Possiamo anche noi rispondere con queste parole? Sappiamo soprattutto manifestare la vita nuova di risorti?

Così come ci ha ricordato Paolo nella seconda lettura: “Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù dove è Cristo”.

Questo nella nostra vita di tutti i giorni; con tutte le sue fatiche e contraddizioni, dentro una storia tormentata e difficile come la nostra. Infatti la lotta tra morte e vita, tra male e bene continua, ogni giorno: “morte e vita si affrontano in un prodigioso duello”. Ma sappiamo che il risultato finale è a favore della vita, del bene. “Il Signore della vita era morto, ma ora vivo, trionfa”.

Con Gesù risorto ci sentiamo chiamati a lottare per il bene e per la vita, per il vangelo, ogni giorno. Facciamolo insieme, aiutandoci a vicenda per non scoraggiarci; diventando sostegno gli uni per gli altri. Con gesti che ci aiutino ad assumere la logica della gratuità che ha portato l’amore di Cristo a dare la vita per ciascuno di noi e che bucano il grigiore di un pesante quotidiano, creando lo spazio alla Speranza e all’Amore più forte della morte. Piccoli gesti di attenzione, rispetto, tenerezza, consolazione, perdono: sono gesti di risurrezione. Perché la Pasqua è la festa non dello straordinario, ma dell’ordinario reso nuovo dalla sua presenza. Lui è lì. Nelle tue giornate, nelle tue fatiche, nelle tue lotte, nelle tue relazioni da custodire e alimentare: lui è lì.

E insieme anche noi “corriamo” come Maria di Magdala, come Pietro e Giovanni. Corriamo: non con affanno e agitazione, ma con gioia e serenità del cuore, per portare a tutti e in ogni luogo la bella notizia della Pasqua, i doni pasquali della speranza, dell’amore, della fiducia, nella certezza che Gesù è vivo e cammina con noi oggi e sempre perché è il primo dei risorti, il vivente per sempre.

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