martedì 31 dicembre 2019

Tre passi per un cammino di speranza...


L’anno nuovo che ha inizio si apre sotto il segno di Maria venerata con il titolo più bello e grande che possa essere dato a una creatura: Madre di Dio.
Un titolo che sta a indicare che, in quanto Madre, tutto da lei ha inizio: è la donna degli inizi. E’ colei che genera.
La vita inizia dal suo grembo. In lei è generato Colui che a tutto da inizio, senso e pienezza. Colui che, come ci ricorda Paolo “nella pienezza del tempo Dio mandò nato da donna…
Dal Figlio che ci dona, tutto ha inizio anche per noi: ha inizio non solo il nuovo anno, ma la nostra stessa vita e ciò che siamo e che dobbiamo sempre più diventare: figli di Dio e fratelli. Poiché da colui che è nato da donna “abbiamo ricevuto l’adozione a figli e nei nostri cuori abita lo Spirito del suo figlio”. E in quanto figli di un unico Padre, siamo chiamati a riconoscerci fratelli e sorelle.
A Maria Madre chiediamo di diventare come lei e attraverso lei capaci di generare vita attorno a noi attraverso le nostre opere e parole, i nostri gesti e i nostri pensieri.
Sia un anno fecondo di bene. Quali figli amati di Dio la nostra vita sappia essere generativa, in particolare di pace. Quella Pace che è Gesù stesso.
Questo sarebbe già sufficiente per indicarci la strada da percorrere nel nuovo anno che si apre: costruire pace in tutte le nostre relazioni.
Aggiungiamo anche l’invito che papa Francesco ci rivolge in questa giornata per la pace attraverso le parole del suo messaggio, dove ci suggerisce tre passi per un cammino di speranza nella pace. Sono il dialogo, la riconciliazione e la conversione ecologica ovvero la custodia del creato attraverso una crescente solidarietà verso gli ultimi e i più deboli.
Ecco il testo di papa Francesco in breve sintesi su questi tre aspetti. 
“Dobbiamo perseguire una reale fratellanza, basata sulla comune origine da Dio ed esercitata nel dialogo e nella fiducia reciproca. Il desiderio di pace è profondamente inscritto nel cuore dell’uomo e non dobbiamo rassegnarci a nulla che sia meno di questo. Il mondo non ha bisogno di parole vuote, ma di testimoni convinti, di artigiani della pace aperti al dialogo senza esclusioni né manipolazioni. Infatti, non si può giungere veramente alla pace se non quando vi sia un convinto dialogo di uomini e donne che cercano la verità al di là delle ideologie e delle opinioni diverse...
Si tratta di abbandonare il desiderio di dominare gli altri e imparare a guardarci a vicenda come persone, come figli di Dio, come fratelli. L’altro non va mai rinchiuso in ciò che ha potuto dire o fare, ma va considerato per la promessa che porta in sé. Solo scegliendo la via del rispetto si potrà rompere la spirale della vendetta e intraprendere il cammino della speranza. Questo cammino di riconciliazione ci chiama a trovare nel profondo del nostro cuore la forza del perdono e la capacità di riconoscerci come fratelli e sorelle. Imparare a vivere nel perdono accresce la nostra capacità di diventare donne e uomini di pace…
Questo cammino di riconciliazione è anche ascolto e contemplazione del mondo che ci è stato donato da Dio affinché ne facessimo la nostra casa comune. Infatti, le risorse naturali, le numerose forme di vita e la Terra stessa ci sono affidate per essere “coltivate e custodite” (cfr Gen 2,15) anche per le generazioni future, con la partecipazione responsabile e operosa di ognuno. Inoltre, abbiamo bisogno di un cambiamento nelle convinzioni e nello sguardo, che ci apra maggiormente all’incontro con l’altro e all’accoglienza del dono del creato, che riflette la bellezza e la sapienza del suo Artefice. Da qui scaturiscono, in particolare, motivazioni profonde e un nuovo modo di abitare la casa comune, di essere presenti gli uni agli altri con le proprie diversità, di celebrare e rispettare la vita ricevuta e condivisa, di preoccuparci di condizioni e modelli di società che favoriscano la fioritura e la permanenza della vita nel futuro, di sviluppare il bene comune dell’intera famiglia umana. La conversione ecologica alla quale facciamo appello ci conduce quindi a un nuovo sguardo sulla vita, considerando la generosità del Creatore che ci ha donato la Terra e che ci richiama alla gioiosa sobrietà della condivisione”.

Qui il testo integrale del Messaggio per la giornata della Pace: Pace: cammino di speranza

LA PACE COME CAMMINO DI SPERANZA:
DIALOGO, RICONCILIAZIONE E CONVERSIONE ECOLOGICA

Auguri a tutti per il nuovo anno!

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