sabato 16 dicembre 2023

Terza domenica di AVVENTO

Domenica della gioia questa terza domenica di avvento.

Invito alla gioia che risuona soprattutto nella prime due letture e nel salmo (magnificat): “Io gioisco pienamente, la mia anima esulta”, “siate sempre lieti”, “L’anima mia magnifica il Signore, il mio spirito esulta”.

Nel vangelo invece questo invito sembra assente; qui emerge ancora la figura del Battista, testimone, voce che grida.

Ma è proprio lui il Battista che ci indirizza a quella gioia che non consiste in qualcosa, ma in qualcuno: “in mezzo a voi sta uno che voi non conoscete”. E questo ‘uno’ è il Messia il Cristo, Gesù figlio di Dio. La gioia è una Presenza. La presenza, tutta da scoprire, di Dio in mezzo a noi, accanto a noi.

“In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete”. Lui c’è; noi purtroppo ancora fatichiamo a riconoscerlo. E per questo la gioia ci sembra lontana, se non impossibile.

“In mezzo a voi sta uno”: qui va cercato, in mezzo alla nostra vita, alle nostre relazioni quotidiane, in mezzo a uomini e donne che ogni giorno si incontrano e scontrano, si amano e si odiano. Lui sta qui. E saperlo qui è già motivo di gioia perché è vinta la solitudine, affrontata l’angoscia e la paura.

Resta la fatica –la salutare fatica- di riconoscere il suo volto nel volto dei fratelli e delle sorelle. Ma quando si riesce ad aprire lo sguardo e riconoscere la Sua presenza nel volto dell’altro si fa l’esperienza dell’incontro, la gioia affiora e si dilata nella vita.

Indispensabile per questo lo stile che ci suggerisce Paolo: “Pregate ininterrottamente... Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie. Vagliate ogni cosa e tenete ciò che è buono. Astenetevi da ogni specie di male”: così si può fare esperienza di Colui che sta in mezzo a noi: riconoscerlo, incontrarlo, gustare la Sua presenza che ci fa lieti.

Non solo: così facendo arriveremo alla scoperta che Lui non solo “sta in mezzo a noi”, ma sta in noi! E’ presente in noi con quello Spirito che lo guida ed è venuto a donarci. Lo ricorda il profeta Isaia: “Lo Spirito del Signore Dio è su di me… io gioisco pienamente nel Signore… mi ha rivestito….mi ha avvolto”. E Lui avvolge noi con la sua presenza, con il suo Spirito. Così abitati da Lui siamo nella gioia, sempre, anche quando dolore tristezza ci affliggono, perché Lui è con noi ogni momento della nostra vita.

E’ l’esperienza che Maria canta nel suo Magnificat: “Grandi cose ha fatto per me”.

Dunque: “In mezzo a voi sta uno che non conoscete”.  Ma anche: “Dentro di voi sta uno che non conoscete”.

E l’avvento è il tempo, l’occasione per cercarlo, riscoprirlo, incontrarlo. La nostra storia, la nostra vita è abitata da Lui. Questo il Natale! Da questa certezza viene quella gioia che accompagna il nostro non sempre facile cammino.

E con Lui, riconosciuto presente, allora anche noi siamo chiamati a diventare testimoni di questa luce.  Come Giovanni: “Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di Lui”. Diventiamo anche noi precursori, anticipatori di Lui. Lo siamo quando non mettiamo davanti noi stessi, ma apriamo la strada a Lui. “Tu, chi sei? Io non sono”. Sono voce, annuncio, ma Lui è Luce, Parola, Presenza, Gioia. Impariamo a stare in mezzo alla gente semplicemente come richiamo, come semplice segnale che rimanda all’Altro, che indica, orienta a Colui dal quale noi ricaviamo luce, significato, vita.

C’è una luce nascosta tra le tenebre della nostra storia faticosa di oggi. Una luce da scovare in mezzo a tanta oscurità. Insieme facciamoci tutti ricercatori del Nascosto, ricercatori di una luce che possa ridare lineamenti di speranza e di vita al nostro tempo.

Il Natale ci trovi pronti a ritrovare i motivi profondi della gioia, non nella vanità e superficialità delle cose, ma in Colui “che sta in mezzo a noi”. Il Natale ci renda indicatori di quella gioia che nasce da una Presenza scoperta e condivisa: Gesù.

 


 

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