venerdì 3 aprile 2015

Per vivere la Pasqua



Triduo Pasquale

La luce profonda ha bisogno per apparire
D'una terra sfinita e spezzata dalla notte.
E'd'un legno tenebroso che la fiamma si esalta.
Occorre alla stessa parola una materia,
una riva inerte al di là d'ogni canto.
Dovrai varcare la morte perché tu viva,
La più pura presenza é un sangue versato.
     (Yves Bonnefoy)


Testo per meditare sul Giovedì santo

    SULL'ALTARE DELLA TERRA, O SIGNORE,
    Tl OFFRIRO' IL LAVORO E LA FATICA DEL MONDO

Poiché una volta ancora, o Signore, io non ho né pane, né vino, né altare mi eleverò
al di sopra dei simboli e ti offrirò, sull'altare della Terra intera, il lavoro e la fatica del Mondo.


Là in fondo, il sole ha appena incominciato a illuminare l'estremo lembo del Primo Oriente.

Una volta ancora, sotto l'onda delle sue fiamme, la superficie vivente della Terra si desta, vibra e riprende il suo travaglio.

Porrò sulla mia patena, o Signore, la messe attesa da questa nuova fatica,
e verserò nel mio calice il succo di tutti i frutti che verranno oggi spremuti. (...)
    (P. Teilhard de Chardin, L'inno dell'universo, Milano 1972, 16-31)

Testo per meditare sul Venerdì santo


    IL SERVO SOFFERENTE

Il male commesso porta con sé un giusto esilio: è la figura di Adamo;
d'altra parte il male subìto porta con sè un ingiusto annientamento: è la figura di Giobbe.

La prima figura chiama la seconda, la seconda corregge la prima.

Solo una terza figura annuncerà il superamento della contraddizione:
sarà la figura del "Servo sofferente", che farà del soffrire, del male subìto,
un'azione capace di riscattare il male commesso.
Questa figura enigmatica è quella cantata dal secondo Isaia nei quattro "canti del Servo di JHWH".....
         (P. Ricoeur, Finitudine e colpa, Il Mulino, 598-599]

Testo per meditare sul Sabato santo

     CROCIFISSI E SEPOLTI CON CRISTO

A coloro che gli chiedevano: "Quale segno ci mostri per fare queste cose?" disse: "Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere".

Ambedue, sia il tempio che il corpo di Gesù, secondo un'interpretazione possibile, mi sembrano figura della Chiesa. Questa infatti è edificata con pietre viventi.

E'divenuta "un edificio spirituale per un sacerdozio santo" (1 Pt 2,5).
E' edificata "sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra angolare lo stesso Cristo Gesù" (Ef 2,20) e perciò si chiama tempio.

E però anche vero che "voi siete corpo di Cristo e sue membra, ciascuno per la sua parte" (1 Cor 12,27).
Se cosi è, può bensì venire distrutto ciò che congiunge le pietre del tempio.....
             (Origene, Commento su Giovanni, Lib. 10,20)


Verso il mattino di Resurrezione



In una notte oscura,
di amorose ansie infiammata,
o felice ventura!

Uscii e non fui notata
essendo già la mia casa addormentata.

Al buio, sicura,
per la scala segreta, travestita,
o felice ventura!
al buio, di nascosto,
essendo già la mia casa addormentata.

Nella notte propizia
in segreto e nessuno mi vedeva
né io guardavo cosa alcuna e
senz'altra luce o guida
che quella che mi bruciava nel cuore.

Ma questa mi guidava
più certa della luce meridiana
dove mi aspettava
chi ben io conoscevo
in luogo dove nessuno si mostrava.

O notte che guidasti,
notte più cara dell'aurora:
notte che hai riunito
l'Amato con l'amata,
l'amata nell'Amato trasformata!

         (Giovanni della Croce, Poesie, 1)

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