sabato 6 dicembre 2025

"Fate un frutto degno della conversione" - Seconda di Avvento

 

CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali

Nota pastorale

Educare a una pace disarmata e disarmante

 

Il Signore ci dona e ci affida la sua pace. Ci consiglia di essere operatori di pace, per essere chiamati figli di Dio. La cura per una cultura di pace è una costante preoccupazione dei credenti e di tutti gli uomini di buona volontà. Leone XIV ha chiesto che ogni comunità sia una «casa della pace e della non violenza», «dove si impara a disinnescare l’ostilità attraverso il dialogo, dove si pratica la giustizia e si custodisce il perdono». Per questo motivo la Commissione Episcopale per i problemi sociali, il lavoro, la giustizia, la pace e la salvaguardia del creato, avvalendosi del contributo di teologi e teologhe impegnati nella riflessione sul tema della pace e ai quali va la nostra riconoscenza per l’apporto dato, ha preparato una Nota pastorale sul tema dell’educazione alla pace, approvata dall’81ª Assemblea Generale il 19 novembre 2025 ad Assisi. Già nel 1998, la Commissione Ecclesiale giustizia e pace della CEI aveva pubblicato una nota sull’educazione alla pace.

Il presente documento, Educare a una pace disarmata e disarmante, invita a riscoprire la centralità di Cristo “nostra pace” in ogni annuncio e impegno per promuovere la riconciliazione e la concordia, e si inserisce nel solco della Dottrina sociale della Chiesa, con un’analisi attenta della situazione attuale segnata da numerosi conflitti; dall’“inutile strage” di persone, per lo più civili e bambini; da una mentalità che rincorre la strategia della deterrenza degli armamenti, che può cambiare l’economia e la cultura dei nostri Paesi; da una violenza diffusa che rischia di diventare una cultura che affascina soprattutto i più giovani. Per questo, è necessario un rinnovato annuncio di pace al quale la presente Nota può offrire un contributo….

Nella Nota c’è un costante riferimento agli “artigiani e architetti della pace”, che in ogni epoca sono stati l’esempio più vero che «la pace non è un’utopia spiritale: è una via umile, fatta di gesti quotidiani, che intreccia pazienza e coraggio, ascolto e azione». Alla loro testimonianza le comunità cristiane sono sempre chiamate ad attingere esempi e parole efficaci anche nel nostro tempo.

Oggi si aprono tanti ambiti e orizzonti nei quali divenire “case di pace”: la preghiera, anzitutto, che implora costantemente questo dono di Dio e anima la speranza; la famiglia e la scuola, luoghi nei quali si comincia ad apprendere la non violenza; la società civile e la politica, chiamate ad avere una visione che assicuri sviluppo e solidarietà, che sono “i nomi nuovi” della pace; a scongiurare la strategia della corsa agli armamenti e a non far proliferare le armi nucleari.

Sono grandi temi su cui occorre ritornare per formare le coscienze delle comunità, che

devono essere illuminate da un ideale di pace. Ci sostenga, in questo percorso, san Francesco d’Assisi, la cui lezione di vita, dopo otto secoli, non perde d’attualità.

 

Roma, 5 dicembre 2025  + Matteo Maria Card. Zuppi

Presidente della Conferenza Episcopale Italiana

 

NB. Per leggere integralmente il TESTO vai al seguente link:  

 

https://www.chiesacattolica.it/wp-content/uploads/sites/31/2025/12/05/NotaPastorale_EducarePace.pdf