sabato 1 ottobre 2022

"Di me sarete testimoni" - XXVII domenica del tempo ordinario

Partiamo dalla fine di questo brano dove troviamo questa affermazione: “Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”. Trasformiamo in domanda: “Abbiamo fatto quanto dovevamo fare?”. Come cristiani, discepoli e testimoni di Gesù possiamo affermare di aver fatto tutto quanto Lui ci chiede? Onestamente non credo.

La Parola ascoltata ci conduce a riconoscere alcuni ‘freni’ che ci impediscono di vivere fino in fondo la nostra vita cristiana.

Il primo di questi, evidenziato nella prima lettura, è lo scoraggiamento. Il profeta fa salire a Dio la voce del popolo scoraggiato: “Fino a quando Signore implorerò aiuto e non ascolti, a te alzerò il grido ‘Violenza’ e non salvi?...Ho davanti a me rapina e violenza e ci sono liti e si muovono contese”.

Lo scoraggiamento porta il popolo a prendersela con Dio e a incrociare le braccia delusi e impotenti davanti a ciò che non va. Ecco la riposta del Signore: “Scrivi la visione, parla di una scadenza, attendila: soccombe colui che non ha l’animo retto mentre il giusto vivrà per la sua fede”. Lo scoraggiamento può essere vinto solo dalla fiducia nella promessa del Signore, nella sua Parola: “il giusto vivrà per la sua fede”.

Un secondo freno che ci blocca può essere, come ricorda Paolo scrivendo a Timoteo, la paura, il timore, la vergogna. E dice: “Non vergognarti di dare testimonianza al Signore, soffri con me per il Vangelo. Dio ci ha dato uno Spirito di forza, di carità e di prudenza”.

Infine dal vangelo emerge un altro possibile freno che ci impedisce di vivere fino in fondo la nostra fede: la pretesa, il vantare diritti per quello che si fa. Lascia intendere questa situazione la parabola dei servi che di fatto potrebbero pretendere, anche meritatamente, di essere riconosciuti per il loro operato ed essere così ricambiati e riveriti. Atteggiamento che a volte ci pone davanti a Dio e dentro la comunità con la pretesa di dover ricevere quanto meno una parola di riconoscenza. Pretesa che ha come radice maligna l’orgoglio, la superbia. Gesù invece, con le parole poste sulle labbra del padrone della parabola evidenza il giusto atteggiamento: quell’umiltà che ci fa riconoscere “servi inutili” che tuttavia hanno fatto tutto quello che dovevano fare.

Quindi non servi inutile perché improduttivi e che non valgono nulla, bensì servi che non cercano il proprio utile, senza pretese, senza rivendicazioni.

Scopriamo così tre ‘freni’ che possono impedirci di affermare “Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”. Ma anche tre suggerimenti proprio per rimetterci in cammino e tendere a una vita cristiana più autentica e feconda: fede, coraggio,  umile servizio.

Vivendo così, animati da una fede sempre più vera (ne basta poca ci ricorda il Signore ma vera), sostenuti dalla forza dello Spirito, diventeremo sempre più capaci di mettere la nostra vita a servizio del vangelo con umiltà e semplicità. Fede, coraggio,  umile servizio.

E’ la missione che ci viene affidata quali servi inutili chiamati ad essere testimoni di Lui, della sua Presenza che salva, del Suo Amore che apre nuove strade di pace e di speranza.

“Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”. C’è tanto da fare oggi. La missione chiama a una testimonianza sempre più incisiva. Con umiltà e spirito di servizio lavoriamo per il vangelo, facciamo crescere il dono della fede, per resister al male in tutte le sue forme e operare insieme per la crescita del regno di Dio dentro la storia. Ci siano di sprone in questo mese le tante “vite che parlano” di missionari, testimoni, santi che quali servi inutili hanno tuttavia fatto tutto quando dovevano fare. Guardiamo al beato G.B. Scalabrini che domenica prossima verrà riconosciuto santo, conosciamo meglio p. Giuseppe Ambrosoli che il 20 novembre verrà proclamato beato. Sono solo due nativi della nostra chiesa di Como. Ma quanti altri che con il loro servizio umile, coraggioso, motivato da una fede profonda hanno lasciato scie di luce dentro una storia troppo spesso avvolta da tenebre. Con loro anche noi sentiamoci missionari e testimoni.

 

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