giovedì 18 dicembre 2014

Per Natale...un sacco di miglio


“Un sacco di miglio” per i profughi della diocesi di Maroua-Mokolo. E’ questo l’appello lanciato dalla diocesi di Como – attraverso il Centro missionario diocesano e la Caritas– a ridosso delle festività natalizie. Un appello di emergenza per rispondere alle necessità delle popolazioni nel nord del Camerun che da mesi si trovano non solo a vivere il clima di insicurezza provocato dalle violenze di Boko Haram, lungo il confine con la vicina Nigeria, ma anche a dover rispondere – in spirito di autentica condivisione – ai bisogni delle migliaia di profughi in fuga. “Ad oggi – raccontano i nostri fidei donum, attualmente in Italia - sono circa 18 mila i nigeriani ospitati nel campo allestito dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati a Gawar. Accanto a questi ci sono però migliaia di altri sfollati che sono stati accolti da parenti e amici nei villaggi della diocesi”. Un’accoglienza facilitata dal fatto che, a cavallo del confine tra i due Paesi, vivono famiglie appartenenti alla stessa tribù, quella dei kapsiki, e i legami di clan sono molto forti. Un bell’esempio di accoglienza che sta creando, però, una pressione sociale sulle comunità ospitanti che potrebbe portare ad una prossima carestia.
“Con la crescita della popolazione – continuano i missionari – cresce anche il numero delle bocche da sfamare a fronte di raccolti che sono stabili, se non in lieve calo a causa delle violenze. Questo potrebbe creare,  già nei prossimi mesi,  problemi per il rifornimento di cibo e l’approvvigionamento idrico specie con l’arrivo della stagione secca”.
Una situazione aggravata dal blocco dei commerci con la Nigeria che ha portato ad un aumento dei prezzi dei generi alimentari e a una riduzione delle quantità di beni disponibili nei mercati.
“Al momento il problema non si pone perché le piogge sono finite da poco e il raccolto è stato appena effettuato – concludono i nostri fidei donum –,  ma crediamo sia necessario agire subito facendo scorta di miglio ora, prima che i prezzi possano salire, come in parte sta già avvenendo. Questo permetterà alla diocesi di Maroua-Mokolo di avere a disposizione delle risorse da gestire quando, a partire dalla prossima primavera, la gente si troverà senza cibo”.
La proposta, maturata alla fine della scorsa settimana all’interno della Commissione missionaria diocesana, è stata sostenuta dal vescovo Diego Coletti e rilanciata a tutte le parrocchie della diocesi. Donando un corrispettivo di 30 euro sarà possibile acquistare – in loco, così da sostenere gli agricoltori locali -  un sacco da 100 kg di miglio che permetterà di provvedere al fabbisogno delle comunità e dei profughi ospitati.
“In questi mesi in cui ci stiamo interrogando sul futuro della missione diocesana in Camerun – conclude Gabriella Roncoroni, direttore del Centro Missionario Diocesano – crediamo sia importante non dimenticare la Chiesa con cui, da oltre vent’anni, condividiamo un cammino di comunione e amicizia. In questo tempo di Natale vogliamo mostrare la nostra vicinanza al vescovo Bruno Ateba Edo e alle comunità della diocesi di Maroua-Mokolo e della vicina Nigeria con la preghiera e con un gesto concreto di carità. Perché non c’è Natale senza condivisione”.
E’ possibile effettuare bonifico:
Banca Popolare di Sondrio -  Como Ag. N. 1
IBAN: IT23 Y056  9610  9010  0000  9015  X65
PROGETTO: UN SACCO DI MIGLIO per Maroua-Mokolo

Nessun commento:

Posta un commento