domenica 20 agosto 2023

XX domenica del tempo ordinario

 

La donna dalla fede grande è la donna delle briciole, affamata di guarigione, di compassione, di vita.

 

E Gesù, dopo un dialogo che rischia di sembraci duro e ambiguo, non solo la elogia bensì la propone come esempio.

 

L’atteggiamento strano di Gesù, che pare voler chiudersi alle richieste di questa donna, vuole avere una finalità educativa nei confronti dei suoi discepoli e nei nostri confronti.

 

Loro – e noi – rischiamo di chiuderci nei nostri ristretti spazi, ritenendo che solo chi ne fa parte, chi è “dei nostri” merita attenzione e sostegno.

E così facendo cadiamo nel pericolo di etichettare gli altri, i diversi, i lontani, gli stranieri, così come al tempo di Gesù di fatto questi venivano definiti: “cani”, gente che scoccia e dà fastidio “…ci viene dietro gridando”.

 

Gesù vuole demolire queste separazioni e distinzioni facendo emergere la fede grande di quella donna che è sete di verità, di giustizia, di pace che porta nel cuore. Fede presente nella vita di tante donne e uomini che ancor oggi cercano almeno briciole di attenzione e di consolazione; fede che non non sempre sappiamo scorgere.

Uomini e donne che pur non appartenendo alla chiesa sono tuttavia alla ricerca di una vita dignitosa e gridano a noi: “aiutami”, “Signore aiutami”. C’è un’umanità intera che chiede briciole di amore e di pace, di giustizia e di dignità.

 

Quel Dio che si è rivelato in Gesù come Padre di tutti e che, come ricorda il profeta nella prima lettura, vuole fare del mondo “la casa di preghiera per tutti i popoli”, la casa delle relazioni fraterne, del dialogo, dell’ascolto reciproco, aiuti ciascuno di noi e le nostre comunità a dare volto a questa casa con i nostri atteggiamenti, le nostre scelte.

Impariamo a superare ogni discriminazione e pregiudizio così da accogliere le grida di chi è diverso, nella prova e scoprire in queste voci una “fede grande” che ha tanto da offrire alla nostra fede spesso piccola e tiepida.

 


 

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