UNA PROPOSTA DI VITA offerta a chiunque si sente in cammino e in ricerca.
L'esperienza
della Tenda di Mamre è maturata dopo un anno di discernimento e ricerca
trascorso, a eccezione di alcune settimane passate al monastero di
Pra'd Mill, presso l'Eremo camaldolese di Monte San Giorgio a Rocca di
Garda.
Un anno che ha portato a maturazione una serie di intuizioni e richiami che da anni (fin dal 1998 in particolare...) erano ricorrenti in me e mi spingevano interiormente a un cammino di rinnovata ricerca.
Un anno che ha portato a maturazione una serie di intuizioni e richiami che da anni (fin dal 1998 in particolare...) erano ricorrenti in me e mi spingevano interiormente a un cammino di rinnovata ricerca.
A fondamento di tutto sta una riscoperta di un'autentica VITA SPIRITUALE che, a partire dal Battesimo, deve caratterizzare l'esistenza di ogni cristiano.
Come
prete poi è unita la percezione di un bisogno di rinnovamento del modo
di essere prete, nella riscoperta del primato della Parola,
dell'ascolto, della preghiera e della carità a servizio della chiesa e
del mondo.
Infine
l'aver trovato proprio nel valori monastici perenni, una proposta di
vita non solo attuale, ma indispensabile per ogni persona che desideri
realizzare se stessa in un cammino di vita spirituale incarnata dentro
la storia; da qui è nata l'intuizione di offrire un'eperienza che
permetta a chiunque di accostarsi e riscoprire questi valori proposti
dentro la realtà del territorio dove si vive, nel tessuto stesso della
Diocesi.
UNA PROPOSTA DI VITA che si fonda su tre ‘colonne’: ASCOLTO, PREGHIERA, CARITA’ attuate e vissute:
1. nel
SILENZIO come atmosfera-clima necessario per incontrare e conoscere Dio
e se stessi. Vissuto come parte integrante della giornata, con
esclusione dei tempi dedicati alla condivisione (quali i momenti dei
pasti e le brevi pause seguenti).
2. nell’ESSENZIALITA' e sobrietà della vita.
3. nella CONDIVISIONE vissuta con quanti, ospiti o di passaggio, vengono alla Tenda.
4. nel LAVORO quotidiano per riscoprire il valore delle cose, della natura e la fecondità della fatica.
5.
nell'APERTURA al mond, alla vita dell'intera umanità, a ogni cammino
religioso e di ricerca, attraverso l'informazione, la formazione, il
dialogo, la concreta solidarietà.
6. nel
SEGUIRE il VANGELO di Gesù, quale unica regola di vita, per imparare a
vivere come Lui ha vissuto e ad amare come Lui ci ama, verso una
comunione sempre più piena col Padre nello Spirito. In particolare
riscoprendo l'attualità e la bellezza dei "consigli evangelici", che in realtà più che “consigli” per alcune persone (consacrati), sono “inviti” rivolti a tutti i discepoli (battezzati):
- l’obbedienza: quale primato dell’Amore di Dio, nell’attento ascolto della voce dello Spirito.
- la povertà: quale primato dell’Amore di Dio verso il prossimo attuato nel dono e nella condivisione di noi stessi e delle cose.
- la castità: quale primato dell’Amore di Dio attuato in relazioni umane autentiche e vere.
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