CAMMINARE…
Noi
siamo cristiani se siamo in cammino con Gesù, colui che è venuto a chiamarci,
ad invitarci a seguirlo. Non per nulla i primi cristiani invece erano chiamati
‘quelli della via’, quelli della strada, la strada di Gesù.
Certo
è più comodo, è più rassicurante ridurre la fede a nozioni e pratiche, a delle
risposte sicure e definitive. Più scomodo invece, meno rassicurante è per un
cristiano stare sempre in cammino: il viaggio non è mai concluso, e cristiani
non si è mai finito di diventarlo. Gesù è sempre davanti, non nelle tue
formule, non nei tuoi schemi mentali, è oltre. Sta sulla strada, sta in
cammino.
Questa
è la fede. Camminare sulla via di Gesù.
VERSO
DOVE?
Ma
qual è la meta di questo cammino? "Mentre
stavano compiendosi i giorni in cui Gesù sarebbe stato elevato in alto, Gesù
prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme".
Così inizia il brano del Vangelo.
“I giorni in cui sarebbe stato elevato
in alto” sono allusione alla sua
morte e risurrezione. E Gerusalemme non è tanto luogo geografico quanto luogo
simbolico: indica il dono totale della vita. Un viaggio in salita, in tutti i
sensi! E il Vangelo dice che Gesù “prese
la ferma decisione”, meglio “indurì
il volto”, nel senso di
"tenere duro", radunare tutte le forze, in quella direzione.
COME?
-
Aperti e accoglienti verso tutti…
Davanti
ai Samaritani che non li accolgono ecco i discepoli che vorrebbe vendicarsi,
imporsi, usare la forza: “fa scendere un
fuoco che li consumi”. Ma non è questo il modo di agire di Gesù che “si voltò e li rimproverò”. Gesù non ha
nulla da spartire con coloro che invocano un fuoco che consumi; lui è venuto
perché nessuno, proprio nessuno, vada perduto. L’uomo, ogni uomo, senza
aggettivi, samaritano o giudeo, credente o ateo, amico o nemico… l’uomo viene
prima di tutto e va rispettato e amato.
-
Con cuore libero e umile…
Davanti
alle chiamate o al desiderio di seguirlo, ecco poi una serie di “sì, ma prima lascia che…”. Compromessi,
incertezze, desiderio di camminare con lui ma nel contempo camminare ancora
sulle vecchie strade… Così “non si è
adatti” per il Regno. Ci sono nostalgie che rallentano il passo, c’è un
indugiare che ci fa perdere l'occasione propizia.
Decisone
e coraggio nel fare della vita un dono; comprensione e mitezza verso chi non
accoglie e non capisce; libertà da condizionamenti di ogni genere (cose,
persone, tradizioni…) così da mettere Lui solo davanti agli occhi e nel cuore e
vivere con Lui e per Lui.
Questo
cammino è per tutti noi. Per ogni battezzato. Ed è un cammino da attuare ogni
giorni, lì dove si vive, secondo la vocazione di ciascuno, in famiglia, sul
posto di lavoro, nella società, nelle relazioni e nelle amicizie…
Noi siamo
‘quelli della Via’, quelli che camminano con Gesù e come Gesù.
“Cristo ci ha liberati per la libertà” ci ha detto Paolo. “Non
lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù”, ma “mediante
l’amore siate a servizio gli uni degli altri”. “Camminate secondo lo Spirito”: significa lasciarci
guidare dallo Spirito di Gesù che abita in noi. Lui allora sarà luce e forza,
ci renderà capaci di seguirlo, di fare la sua strada, ogni giorno.
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