sabato 12 gennaio 2019

Battesimo del Signore.


Come spiegare il Battesimo di Gesù e il suo significato profondo?
Può aiutarci la cronaca di questa settimana…
Mi riferisco al fatto del naufragio presso Crotone di una imbarcazione con 51 profughi. Il naufragio, come sappiamo, è avvenuto verso l’alba e le grida di aiuto dei profughi hanno attirato l’attenzione degli abitanti che subito si sono allertati e hanno insieme collaborato al salvataggio immergendosi al loro fianco nelle acque agitate del mare, tendendo loro la mano, strappando da morte donne e bambini. Non solo: offrendo poi loro il calore di un rifugio e rivestendoli con nuovi abiti asciutti e caldi.
Ecco: qui è descritto quello che ha fatto Gesù proprio con il suo Battesimo al Giordano. Si è immerso al nostro fianco, al fianco di questa umanità a rischio naufragio, segnata dal buio del peccato e dalle forze del  male. Si è immerso in questa umanità, ha teso la mano, ci ha strappati da morte certa, ci ha riportati a riva, a nuova vita e infine ci ha rivestiti di nuova dignità, la dignità dei figli di Dio.
In questo modo ha inizio la missione di Gesù: venuto uomo tra gli uomini, condivide il nostro cammino di esseri fragili e peccatori ricevendo “anche Lui il battesimo”. Proprio per annunciare a tutti che Dio si è immerso nella nostra storia, il cielo oscuro quindi si apre e lascia posto alla luminosità gioiosa di una rinnovata presenza e vicinanza. E’ finito il tempo delle tenebre, del buio; inizia il tempo della luce, della speranza appunto
Veramente in questo episodio del Battesimo al Giordano “è apparsa la grazia di Dio che porta salvezza a tutti gli uomini…. egli ci ha salvati, per la sua misericordia, con un’acqua che rigenera e rinnova nello Spirito Santo, che Dio ha effuso su di noi in abbondanza affinché diventassimo eredi della vita eterna”. Sono le parola di Paolo, nella seconda lettura, che illuminano il senso di questo episodio che oggi celebriamo.
In Gesù Dio si manifesta nel silenzioso e nascosto mettersi al nostro fianco, confondendosi in mezzo a un popolo di gente povera e umile, per accendere nel cuore di questi il fuoco della Sua presenza, del Suo Spirito che dà vita.
Gesto di solidarietà, di fedeltà di Dio nei nostri confronti.
Di un Dio che in Gesù ci prende per mano, cammina con noi.
Il cielo è definitivamente aperto: l’uomo ora può sempre ritrovare sopra di Lui uno squarcio di Luce, una Parola che lo rassicura “Tu sei il mio Figlio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento”.
Tutto è detto e avviene anche per ciascuno di noi.
Il battesimo, che abbiamo un giorno ricevuto, è stato il momento del cielo aperto su ciascuno di noi, della consapevolezza di essere figli amati e sostenuti dal Padre attraverso il dono del suo Spirito di vita.
E’ il grande dono ricevuto di cui dovremmo ogni giorno fare memoria e mai dimenticare.
Anzi occorre far crescere questo dono.
Il vangelo ci ricorda che il cielo si apre e lo Spirito e la Voce operano quando Gesù “stava in preghiera”. La preghiera è l’arte di vivere a cielo aperto, in una relazione costante di amore con Dio, immersi nel suo respiro, il suo Spirito che sempre e ovunque ci avvolge. Tramite la preghiera noi ci scopriamo quotidianamente figli amati e alimentiamo in noi la Sua presenza, la sua vita, fino a vivere di Lui e per Lui.
Se la preghiera alimenta il dono ricevuto nel Battesimo, la vita poi deve manifestare questo dono attraverso la nostra testimonianza. Sulle orme di Gesù, ognuno di noi che si dice cristiano, e tale è diventato nel Battesimo, è chiamato a camminare. Significa che scegliamo anche noi di seguire la strada del Figlio amato: la fedeltà a Dio e all’uomo, la solidarietà con l’umanità, lo stare dalla parte di chi è più fragile e debole. Questo per continuare con Gesù ad aprire cieli di speranza su questa nostra cupa umanità; con Gesù saper pronunciare Parole di consolazione e di fiducia; continuare con Gesù a saper risvegliare nel cuore di ogni uomo e donna la consapevolezza che tutti siamo “figli amati del Padre” suoi prediletti, portatori in noi del Suo Respiro, quello Spirito di Vita che tutti ci conduce verso una fraternità universale e verso la pienezza della vita in Dio.


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