Quest’anno
la seconda domenica di avvento lascia il posto alla festa dell’Immacolata.
Invece che alla figura di Giovanni Battista, che ci invita a preparare la
strada del Signore che viene, guardiamo alla figura di Maria, lei che per prima
questa strada ha preparato e ora indica a noi.
In
Maria vediamo la strada.
La
strada di Dio innanzitutto. Di un Dio che fin dagli inizi ha tracciato una
strada di libertà, di vita, di armonia per l’umanità tutta. Lui, il Creatore,
la sorgente della vita, tutto ha pensato e voluto per la vita, la bellezza, la
gioia, l’amore.
Ma
questa strada è stata presto abbandonata dall’uomo e dalla donna come ci ha
ricordato il libro della Genesi. Hanno preferito altre strade; hanno pensato di
conoscere da soli dove muovere i passi. Conosciamo il risultato… una serie di
inganni, di illusioni, di vuoto, che hanno segnato, e continuano a segnare, il
cammino di tutti noi.
Ma
Dio non ha abbandonato l’uomo e la donna su strade di morte; da subito ha messo
in atto, nel suo amore misericordioso, un progetto per riportare l’uomo sulle
strada della vita. In Maria vediamo prendere concretezza e forma questo
progetto. In lei la strada della vita si ripropone a tutti noi. In Lei, la
piena di grazia, ci riconosciamo amati da sempre e come lei anche noi ricolmi
di quell’amore gratuito che riempie la nostra vita e ci rende, come Maria,
fecondi.
In
Maria vediamo la strada.
La
strada che noi siamo chiamati a preparare perché il Signore venga tra noi: aprirsi
a Lui con fiducia. Così Maria da vuota si ritrova piena di grazia, da vergine
capace di generare, da piccola e umile capace di grandi cose. Quando si lascia entrare
Dio nella propria vita Lui apre nuovi orizzonti. Ti rende capace di generare
vita, di generare Lui stesso, come Maria. Ti fa diventare strada perché Lui
venga a compiere grandi cose. “Benedetto
sia Dio”: anche noi con Paolo non possiamo non pronunciare parole di
benedizione e di lode per quanto continua ad operare oggi anche in noi come un
giorno in Maria. Se ci apriamo a Lui, da Lui abitati, avvolti, riempiti,
rendiamo la nostra vita feconda come fu quella di Maria; rendiamo la nostra
vita strada perché Lui venga oggi. “Preparate
la via del Signore” gridavano i profeti e Giovanni; prepariamo la nostra
vita perché diventi la strada attraverso la quale Dio possa ancor oggi
camminare in mezzo a noi.
“Come è possibile?” si interroga la fanciulla di Nazaret.
Come
è possibile? ci interroghiamo tutti noi davanti a questa sconvolgente e
affascinante notizia.
Bastano
poche parole perché Maria intuisca: “Rallegrati,
piena di grazia, il Signore è con te, non
temere, lo Spirito scenderà su di te, tua
cugina Elisabetta avrà un figlio: Dio agisce, è già all’opera lì dove c’è
sterilità fa fiorire vita. E’una Parola nuova, forte, vera, che apre in Maria
la disponibilità a fidarsi di Dio. “Eccomi,
avvenga di me secondo la tua Parola”.
E’
una Parola che risuona anche per noi oggi. Apriamoci all’ascolto silenzioso e
attento della Parola di Dio. La Sua Parola ascoltata, accolta, seguita e
vissuta ci renderà strada del Suo Amore per l’umanità. “Avvenga di me secondo la tua Parola”. Così si prepara a Lui la
strada, come ha fatto Maria. “Avvenga di
me secondo la tua Parola”. Quando questa Parola la accogliamo e la viviamo
diventiamo capaci di generare una storia di novità. Parola che si fa vita,
perdono, accoglienza, pace, giustizia, amore.
Che
Maria, madre e sorella nostra, ci renda capaci di camminare sulla strada di Dio
con fiducia e di preparare così la strada alla Sua venuta tra noi oggi, vivendo
nella luce della Sua Parola.
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