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sabato 11 gennaio 2020

Immersi nell'Amore per testimoniare misericordia - Battesimo del Signore


Il Battesimo di Gesù è ancora una volta ‘manifestazione’ (come il natale e l’epifania): in questo fatto Dio si rivela, svela a noi chi lui è, il suo volto, attraverso Gesù, il Dio fatto uomo.
La descrizione ci è offerta nel vangelo proprio nel momento in cui lui uscì dall’acqua; “ed ecco…”: si mostra avvolto,  abitato, immerso nello Spirito di Dio. La Voce lo definisce: il figlio, l’amato, il mio compiacimento. E già i profeti (Isaia) lo avevano annunciato “Ecco il mio servo”. Così che la prima comunità cristiana (negli Atti degli Apostoli) riconobbe che da questo fatto ebbe inizio la sua missione: “passò beneficando e risanando”.
Un Dio dunque che in Gesù si rivela solidale, vicino, pronto a condividere la nostra vita di peccatori e a donare la sua come servo per amore.
Nel Battesimo di Gesù possiamo così vedere anche la bellezza e la grandezza del Battesimo cristiano, il Battesimo che abbiamo ricevuto e che ci ha introdotti nella stessa vita del Figlio di Dio attuando in noi quanto realizzato in Gesù.
Nel Battesimo infatti tutti noi siamo stati immersi nello Spirito di Dio, dichiarati figli, amati, nei quali Dio trova piacere, gioia; e nel contempo chiamati a essere servi pronti a fare della nostra vita un dono sullo stile di Gesù, passando, beneficando risanando…
Questo ci dice che, grazie al Battesimo, in Gesù formiamo una sola famiglia, un solo corpo, riconoscendoci figli e fratelli; quella famiglia che ha nome di ‘chiesa’, l’assemblea, il popolo dei figli di Dio.
Con Lui anche noi siamo immersi nello Spirito per essere resi capaci di vivere la stessa missione a servizio dell’umanità. Una missione di solidarietà, di condivisione, al passo degli ultimi e con lo stesso stile di Gesù che già il profeta annunciava: mitezza, non violenza, rispetto di tutti, accoglienza, coraggio… “Non griderà, non alzerà il tono, non farà udire in piazza la sua voce, non spezzerà una canna incrinata, non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta”, segno così di alleanza e luce per il popolo. Una missione caratterizzata da un amore misericordioso gratuito e fedele.
Il Battesimo dunque ci segna, ci conforma a Lui, perché immersi nella sua vita ci immergiamo nel mondo per portare quell’amore misericordioso che apre alla speranza, al futuro. Insieme, come Chiesa.
E’ significativo allora proprio oggi iniziare, dopo mesi di lavoro preparatorio, il Sinodo Diocesano. Momento forte della vita della nostra chiesa che si interroga proprio su come vivere oggi quella missione che il Battesimo ci affida.
Lo Spirito Santo, scenda ancora su tutti noi, popolo di Dio, perché, insieme al nostro vescovo Oscar, abbiamo a camminare insieme e a discernere, nel confronto e nell’ascolto, nella preghiera e nella riflessione, nella capacità di aprirci alla perenne novità del vangelo, quali scelte mettere in atto per vivere oggi quella missione che trae la sua origine proprio a partire dal Battesimo di Gesù e nostro.
Lo Spirito ci renda chiesa che sa ancora oggi stare nel mondo con lo stile di Gesù che il libro degli Atti (nella 2 lettura) descrive sinteticamente con alcune frasi: “beneficando e risanando”, “senza fare preferenze di persone” ma accoglienti verso tutti, “annunciando la pace per mezzo di Gesù” e come Gesù con mitezza, rispetto, misericordia.
Da oggi fino alla fine di agosto, accompagniamo il cammino sinodale con la preghiera, l’informazione (il Settimanale Diocesano) e anche con il risvegliare in noi la partecipazione e la collaborazione a servizio della chiesa locale, delle nostre comunità, così da ritrovarci pronti a recepire e attuare quanto il Sinodo ci indicherà e soprattutto fin d’ora a vivere conformemente al nostro Battesimo.


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