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domenica 22 marzo 2020

Lettera dal Soccorso.

E’ passato un mese da quando abbiamo celebrato per l’ultima volta insieme l’Eucaristia domenicale qui in Santuario: era il 23 febbraio.
Da allora, lentamente – a seguito dei decreti di chiusura e del crescente appello a stare a casa (da rispettare assolutamente)- è diminuito, quasi azzerato, il passaggio di pellegrini.
Non avendo più la possibilità di incontrarci, vi scrivo per assicurarvi che, pur diminuito il numero di persone, non è affatto diminuita la preghiera e l’affidamento al Signore attraverso Maria, madre del Soccorso, per tutti voi, perché ogni vostra supplica possa trovare accoglienza e ascolto. Ogni giorno affido al Signore le diverse comunità del nostro territorio e della Diocesi tutta, ogni vostra famiglia, quanti sono malati, anziani, soli, i defunti di cui Dio conosce il nome e abbraccia nella Sua misericordia, quanti operano in questo periodo a servizio e per il bene di tutti: medici, infermieri, volontari e autorità civili e militari.
Il ritmo di vita qui al Santuario non è cambiato: aperto ogni giorno, dal primo mattino, fino a sera. I momenti della liturgia delle ore, preghiera della chiesa universale, accompagnano il tempo che passa per illuminarlo attraverso la luce che viene dalla Parola e dallo Spirito. E’ la preghiera della chiesa che ognuno volendo può celebrare anche nella propria casa. E’ la preghiera che tutti ci unisce e che dà respiro alla nostra vita facendoci sentire avvolti in un abbraccio di comunione con Dio e tra tutti noi, suoi figli amati.
Ci sono tuttavia due momenti che vorrei suggerire anche a voi come momenti di particolare legame con il Santuario e la Madonna del Soccorso.
Il primo è il momento della “preghiera dell’Angelus” a mezzogiorno, al suono delle campane. La festa dell’Annunciazione, che tra pochi giorni - il 25 marzo – celebriamo, trova in questa preghiera la sua sintesi e la sua attuazione nella nostra vita. E’ l’”Eccomi” che con Maria ogni giorno rinnoviamo perché Dio non si stanchi mai di fecondare la nostra vita con la sua visita e di prendere carne nella nostra storia.
Il secondo momento è la preghiera del Rosario che recito per tutti voi, in particolare dedicandolo ogni giorno alle diverse comunità: al lunedì per Colonno e Sala C.; al martedì per Ossuccio e Lenno; al mercoledì per Mezzegra, Tremezzo, Cadenabbia e Griante; al giovedì per Menaggio e tutte le sue frazioni, su fino a Plesio; al venerdì per Grandola e le comunità unite; al sabato per S.Siro (S.Maria Rezzonico e Acquaseria). Alla domenica affido tutte le altre comunità della Diocesi nella comunione con il Vescovo e con la chiesa universale. Non potendo salire qui, sentitevi rappresentati comunque e in modo speciale nel giorno indicato. E’ un modo semplice tuttavia bello, almeno fino al termine di questa problematica situazione, per sentirci uniti e per trovare attraverso Maria quel Soccorso che ha un nome: Gesù, il Figlio di Dio, fatto uomo come noi, morto e risorto, il Vivente che dona a noi la vita nuova di figli di Dio grazie allo Spirito Suo e del Padre che abita nei nostri cuori per sempre. 

D. Sergio
Dal Santuario della B.V.del Soccorso, il 21 marzo 2020, transito di S.Benedetto.



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