L’anno nuovo che
ha inizio si apre sotto il segno di Maria venerata con il titolo più bello e
grande che possa essere dato a una creatura: Madre di Dio.
Un titolo che sta
a indicare che, in quanto Madre, tutto da lei ha inizio: è la donna degli
inizi. E’ colei che genera.
La vita inizia
dal suo grembo. In lei è generato Colui che a tutto da inizio, senso e
pienezza. Colui che, come ci ricorda Paolo “nella
pienezza del tempo Dio mandò nato da donna…”
Dal Figlio che ci
dona, tutto ha inizio anche per noi: ha inizio non solo il nuovo anno, ma la
nostra stessa vita e ciò che siamo e che dobbiamo sempre più diventare: figli
di Dio e fratelli. Poiché da colui che è nato da donna “abbiamo ricevuto l’adozione a figli e nei nostri cuori abita lo
Spirito del suo figlio”. E in quanto figli di un unico Padre, siamo
chiamati a riconoscerci fratelli e sorelle.
A Maria Madre
chiediamo di diventare come lei e attraverso lei capaci di generare vita
attorno a noi attraverso le nostre opere e parole, i nostri gesti e i nostri
pensieri.
Sia un anno
fecondo di bene. Quali figli amati di Dio la nostra vita sappia essere
generativa, in particolare di pace. Quella Pace che è Gesù stesso.
Questo sarebbe
già sufficiente per indicarci la strada da percorrere nel nuovo anno che si
apre: costruire pace in tutte le nostre relazioni.
Aggiungiamo anche
l’invito che papa Francesco ci rivolge in questa giornata per la pace attraverso
le parole del suo messaggio, dove ci suggerisce tre passi per un
cammino di speranza nella pace. Sono il dialogo, la riconciliazione e la
conversione ecologica ovvero la custodia del creato attraverso una crescente
solidarietà verso gli ultimi e i più deboli.
Ecco il testo di
papa Francesco in breve sintesi su questi tre aspetti.
“Dobbiamo perseguire una
reale fratellanza, basata sulla comune origine da Dio ed esercitata nel dialogo e nella fiducia reciproca. Il
desiderio di pace è profondamente inscritto nel cuore dell’uomo e non dobbiamo
rassegnarci a nulla che sia meno di questo. Il mondo non ha bisogno di parole
vuote, ma di testimoni convinti, di artigiani della pace aperti al dialogo
senza esclusioni né manipolazioni. Infatti, non si può giungere veramente alla
pace se non quando vi sia un convinto dialogo di uomini e donne che cercano la
verità al di là delle ideologie e delle opinioni diverse...
Si tratta di abbandonare il desiderio di dominare
gli altri e imparare a guardarci a vicenda come persone, come figli di Dio,
come fratelli. L’altro non va mai rinchiuso in ciò che ha potuto dire o fare,
ma va considerato per la promessa che porta in sé. Solo scegliendo la via del
rispetto si potrà rompere la spirale della vendetta e intraprendere il cammino
della speranza. Questo cammino di riconciliazione
ci chiama a trovare nel profondo del nostro cuore la forza del perdono e la
capacità di riconoscerci come fratelli e sorelle. Imparare a vivere nel perdono
accresce la nostra capacità di diventare donne e uomini di pace…
Questo cammino di riconciliazione è anche ascolto
e contemplazione del mondo che ci è stato donato da Dio affinché ne facessimo
la nostra casa comune. Infatti, le risorse naturali, le numerose forme di vita
e la Terra stessa ci sono affidate per essere “coltivate e custodite” (cfr Gen 2,15) anche per le generazioni
future, con la partecipazione responsabile e operosa di ognuno. Inoltre,
abbiamo bisogno di un cambiamento nelle convinzioni e nello sguardo, che ci
apra maggiormente all’incontro con l’altro e all’accoglienza del dono del
creato, che riflette la bellezza e la sapienza del suo Artefice. Da qui
scaturiscono, in particolare, motivazioni profonde e un nuovo modo di abitare
la casa comune, di essere presenti gli uni agli altri con le proprie diversità,
di celebrare e rispettare la vita ricevuta e condivisa, di preoccuparci di
condizioni e modelli di società che favoriscano la fioritura e la permanenza
della vita nel futuro, di sviluppare il bene comune dell’intera famiglia umana.
La conversione ecologica alla quale
facciamo appello ci conduce quindi a un nuovo sguardo sulla vita, considerando
la generosità del Creatore che ci ha donato la Terra e che ci richiama alla
gioiosa sobrietà della condivisione”.
Qui il testo
integrale del Messaggio per la giornata della Pace: Pace: cammino di speranza
LA
PACE COME CAMMINO DI SPERANZA:
DIALOGO, RICONCILIAZIONE E CONVERSIONE ECOLOGICA
DIALOGO, RICONCILIAZIONE E CONVERSIONE ECOLOGICA
Auguri a tutti
per il nuovo anno!