La festa del Natale
ci parla di fatti che hanno qualcosa di straordinario e nello stesso tempo che
portano con sé l’ordinario, il quotidiano della vita. Nel Natale infatti vediamo lo straordinario di un Dio
che entra nella nostra umanità assumendone la carne e condividendone la
condizione, ma nello stesso tempo questo avviene in un modo molto ordinario,
come ogni bambino che nasce da donna e viene avvolto in fasce, accolto e
protetto da un amore che lo nutre e se ne prende cura. Ed è così guardando alla
famiglia di Gesù: fatti straordinari (angeli, sogni, interventi), ma nel
contempo anche l’ordinarietà di una vita fatta di fatiche, ricerca di serenità,
fuga da pericoli, emigrazione.
A prima vista siamo
tentati di pensare che la famiglia di Gesù è una famiglia privilegiata, protetta
dall’alto e non come le nostre famiglie che invece devono affrontare da sole
tante asperità e fatiche…
Ma è proprio
così? Non è per caso che anche per noi all’ordinario della vita si mescola
anche uno straordinario che le dà forza, aiuto, sostegno lungo il cammino?
Credo che la
Parola oggi voglia portarci a scoprire proprio questo. L’ordinario della vita
delle nostre famiglie lo conosciamo molto bene: fatiche di ogni tipo, tensioni…
litigi, poco dialogo, problemi da affrontare e nella vita di coppia e nell’educazione
dei figli… E’ l’ordinarietà di una vita segnata da tante fragilità.
Tuttavia – ed è
questo che siamo invitati a scoprire – in mezzo a questo c’è uno straordinario
che può dare slancio nuovo e forza per affrontare il cammino quotidiano. Qual è
questo straordinario? Angeli, sogni, interventi miracolosi? Non certo nel senso
stretto delle parole, ma in parte sì. Anche nelle nostre famiglie portiamo nel
cuore sogni e desideri di una vita insieme bella, feconda, armonica… (quanti
sogni nel cuore dei giovani che si preparano alle nozze!) Anche nelle nostre
famiglie sperimentiamo il mistero e la bellezza della vita che nasce e che
rimane sempre dono, miracolo. Anche nelle nostre famiglie viviamo quel di più
d’amore che sembra andare sempre al di là delle nostre possibilità.
Anche nelle
nostre case c’è un amore che sa farsi perdono, oppure vi abitano tensioni che
vengono però pacificate attraverso i cammini talora lenti e pazienti
dell’accoglienza e dalla riconciliazione. Anche le nostre famiglie, hanno una
Parola, quella di Dio, che le può guidare e orientare nelle scelte e che
dischiude cammini di speranza e di salvezza.
Non manca dunque
la presenza straordinaria di Dio che abita con noi e guida i nostri passi e ci
da forza nelle nostre fatiche.
Non solo nella
famiglia di Nazaret, ma anche nelle nostre famiglie lo straordinario di Dio si
rende presente nelle realtà più ordinarie e feriali della nostra vicenda umana.
In fondo questo è
il mistero stupendo del Natale:il Dio con noi.
Riconoscere
questo significa ritrovare fiducia, forza per il cammino di famiglia e comunità
(la grande famiglia dei figli di Dio), per rinnovare i rapporti e le relazioni
reciproche.
E’ l’invito della
Parola di Dio per costruire insieme una vita che si fa attenta alla presenza
straordinaria di Dio, capace di riconoscerne il suo agire così da modellare le
proprie scelte ordinarie a partire dalla sua presenza.
“Tutto avvenga nel nome del Signore Gesù”
ci ricorda Paolo. La Sua presenza , la Sua forza diventano per le nostre
famiglie capacità di “rivestirci di
sentimenti di tenerezza, di bontà, di mansuetudine, di magnanimità,
sopportandoci a vicenda e perdonandoci gli uni gli altri… di rivestirci della
carità… E la pace di Cristo regni nei vostri cuori”.
In particolare “La Parola di Cristo abiti tra voi nella sua
ricchezza”. E questa Parola è veramente lo straordinario di Dio che ci
accompagna, così come ha accompagnato la famiglia di Nazaret. Lasciamoci anche
noi condurre, nelle vicende ordinarie della nostra esistenza, dalla Sua Parola
e dalla Sua presenza, silenziosa, nascosta, ma efficace, liberante,
straordinaria che apre sempre il nostro cammino alla speranza e alla novità.
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