Come spiegare il Battesimo di Gesù e il suo significato profondo?
Può aiutarci la cronaca di questa settimana…
Mi riferisco al fatto del naufragio presso Crotone di una imbarcazione
con 51 profughi. Il naufragio, come sappiamo, è avvenuto verso l’alba e le
grida di aiuto dei profughi hanno attirato l’attenzione degli abitanti che
subito si sono allertati e hanno insieme collaborato al salvataggio
immergendosi al loro fianco nelle acque agitate del mare, tendendo loro la
mano, strappando da morte donne e bambini. Non solo: offrendo poi loro il
calore di un rifugio e rivestendoli con nuovi abiti asciutti e caldi.
Ecco: qui è descritto quello che ha fatto Gesù proprio con il suo
Battesimo al Giordano. Si è immerso al nostro fianco, al fianco di questa
umanità a rischio naufragio, segnata dal buio del peccato e dalle forze
del male. Si è immerso in questa
umanità, ha teso la mano, ci ha strappati da morte certa, ci ha riportati a
riva, a nuova vita e infine ci ha rivestiti di nuova dignità, la dignità dei
figli di Dio.
In questo modo ha inizio la missione di Gesù: venuto uomo tra gli
uomini, condivide il nostro cammino di esseri fragili e peccatori ricevendo “anche Lui il battesimo”. Proprio per
annunciare a tutti che Dio si è immerso nella nostra storia, il cielo oscuro
quindi si apre e lascia posto alla luminosità gioiosa di una rinnovata presenza
e vicinanza. E’ finito il tempo delle tenebre, del buio; inizia il tempo della
luce, della speranza appunto
Veramente in questo episodio del Battesimo al Giordano “è apparsa la grazia di Dio che porta
salvezza a tutti gli uomini…. egli ci ha salvati, per la sua misericordia, con
un’acqua che rigenera e rinnova nello Spirito Santo, che Dio ha effuso su di
noi in abbondanza affinché diventassimo eredi della vita eterna”. Sono le
parola di Paolo, nella seconda lettura, che illuminano il senso di questo
episodio che oggi celebriamo.
In Gesù Dio si manifesta nel silenzioso e nascosto mettersi al nostro
fianco, confondendosi in mezzo a un popolo di gente povera e umile, per
accendere nel cuore di questi il fuoco della Sua presenza, del Suo Spirito che
dà vita.
Gesto di solidarietà, di fedeltà di Dio nei nostri confronti.
Di un Dio che in Gesù ci prende per mano, cammina con noi.
Il cielo è definitivamente aperto: l’uomo ora può sempre ritrovare sopra
di Lui uno squarcio di Luce, una Parola che lo rassicura “Tu sei il mio Figlio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento”.
Tutto è detto e avviene anche per ciascuno di noi.
Il battesimo, che abbiamo un giorno ricevuto, è stato il momento del
cielo aperto su ciascuno di noi, della consapevolezza di essere figli amati e
sostenuti dal Padre attraverso il dono del suo Spirito di vita.
E’ il grande dono ricevuto di cui dovremmo ogni giorno fare memoria e
mai dimenticare.
Anzi occorre far crescere questo dono.
Il vangelo ci ricorda che il cielo si apre e lo Spirito e la Voce
operano quando Gesù “stava in preghiera”.
La preghiera è l’arte di vivere a cielo aperto, in una relazione costante di
amore con Dio, immersi nel suo respiro, il suo Spirito che sempre e ovunque ci
avvolge. Tramite la preghiera noi ci scopriamo quotidianamente figli amati e
alimentiamo in noi la Sua presenza, la sua vita, fino a vivere di Lui e per
Lui.
Se la preghiera alimenta il dono ricevuto nel Battesimo, la vita poi
deve manifestare questo dono attraverso la nostra testimonianza. Sulle orme di
Gesù, ognuno di noi che si dice cristiano, e tale è diventato nel Battesimo, è
chiamato a camminare. Significa che scegliamo anche noi di seguire la strada
del Figlio amato: la fedeltà a Dio e all’uomo, la solidarietà con l’umanità, lo
stare dalla parte di chi è più fragile e debole. Questo per continuare con Gesù
ad aprire cieli di speranza su questa nostra cupa umanità; con Gesù saper
pronunciare Parole di consolazione e di fiducia; continuare con Gesù a saper
risvegliare nel cuore di ogni uomo e donna la consapevolezza che tutti siamo “figli amati del Padre” suoi prediletti,
portatori in noi del Suo Respiro, quello Spirito di Vita che tutti ci conduce
verso una fraternità universale e verso la pienezza della vita in Dio.
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