La Parola di Dio ci introduce al Natale vicino e ci invita a vivere, ad
accogliere la venuta-presenza di Dio in noi e nella storia.
Questa visita si compie quando la nostra vita diventa capace di dire “Eccomi” a Dio.
E’ quasi un ritornello nella seconda lettura: ”Cristo dice: Ecco io vengo”. E riecheggia, al canto dell’alleluia,
l’eccomi di Maria: “Ecco la serva”.
Elisabetta poi, nel vangelo, riconoscendo la visita del Signore in Maria
pronuncia la prima beatitudine del vangelo: “Beata
colei che ha creduto alla Parola”.
Così dunque, l’eccomi, espressione del credere e fidarsi, ci rende beati,
permettendo la venuta-presenza di Dio in noi.
Questo “eccomi” diventa invito
per ciascuno. Non solo una parola da dire, ma una atteggiamento da assumere
perché si attui in noi la beatitudine della visita di Dio, perché sia
effettivamente il Natale del Signore in noi.
Lasciamo a papa Francesco, con le parole pronunciate all’angelus
dell’Immacolata, delineare ancora meglio l’importanza di questo renderci
aperti, accoglienti e fiduciosi nei confronti del Signore.
“Eccomi
è la parola-chiave della vita. Segna il passaggio da una vita orizzontale,
centrata su di sé e sui propri bisogni, a una vita verticale, slanciata verso
Dio. Eccomi è essere disponibili al Signore, è la cura per l’egoismo, è
l’antidoto a una vita insoddisfatta, a cui manca sempre qualcosa. Eccomi
è il rimedio contro l’invecchiamento del peccato, è la terapia per restare
giovani dentro. Eccomi è credere che Dio conta più del mio io. È
scegliere di scommettere sul Signore, docili alle sue sorprese. Perciò dirgli eccomi
è la lode più grande che possiamo offrirgli. Perché non iniziare così le giornate,
con un “eccomi, Signore”? Sarebbe bello dire ogni mattina: “Eccomi, Signore,
oggi si compia in me la tua volontà”.”
Maria è beata perchè
ha creduto alla Parola di Dio.
“Vive fidandosi
di Dio in tutto e per tutto. Ecco il segreto della vita. Può tutto chi si fida
di Dio in tutto. Ciò non vuol dire che per lei la vita sia stata facile, no.
Stare con Dio non risolve magicamente i problemi. I problemi iniziarono subito:
pensiamo alla situazione irregolare secondo la legge, al tormento di san
Giuseppe, ai piani di vita saltati, a che cosa avrebbe detto la gente… Ma Maria
mette la fiducia in Dio davanti ai problemi. crede che con lei, in lei, è
rimasto Dio. E si fida. Si fida di Dio. È certa che col Signore, anche se in
modo inatteso, tutto andrà bene. Ecco l’atteggiamento sapiente: non vivere
dipendendo dai problemi – finito uno, se ne presenterà un altro! – ma fidandosi
di Dio e affidandosi ogni giorno a Lui: eccomi! “Eccomi” è la parola.
“Eccomi” è la preghiera.”
Eccomi è
l’atteggiamento più bello per vivere il Natale e permettere la visita del
Signore.
Eccomi è la
disponibilità, come ha fatto Maria, di permettere al Signore di visitare i
fratelli attraverso la nostra generosità a farci loro vicini, mettendoci a
servizio con umiltà e gioia.
Natale è l’eccomi
di Gesù al Padre che permette la Sua visita.
Natale diventi anche il nostro eccomi perché oggi la visita e la benedizione del Signore possa riversarsi su quanti incontriamo e ovunque viviamo.
Natale diventi anche il nostro eccomi perché oggi la visita e la benedizione del Signore possa riversarsi su quanti incontriamo e ovunque viviamo.
Nessun commento:
Posta un commento