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domenica 23 dicembre 2018

Quarta domenica di Avvento


La Parola di Dio ci introduce al Natale vicino e ci invita a vivere, ad accogliere la venuta-presenza di Dio in noi e nella storia.
Questa visita si compie quando la nostra vita diventa capace di dire “Eccomi” a Dio.
E’ quasi un ritornello nella seconda lettura: ”Cristo dice: Ecco io vengo”. E riecheggia, al canto dell’alleluia, l’eccomi di Maria: “Ecco la serva”.
Elisabetta poi, nel vangelo, riconoscendo la visita del Signore in Maria pronuncia la prima beatitudine del vangelo: “Beata colei che ha creduto alla Parola”.
Così dunque, l’eccomi, espressione del credere e fidarsi, ci rende beati, permettendo la venuta-presenza di Dio in noi.
Questo “eccomi” diventa invito per ciascuno. Non solo una parola da dire, ma una atteggiamento da assumere perché si attui in noi la beatitudine della visita di Dio, perché sia effettivamente il Natale del Signore in noi.
Lasciamo a papa Francesco, con le parole pronunciate all’angelus dell’Immacolata, delineare ancora meglio l’importanza di questo renderci aperti, accoglienti e fiduciosi nei confronti del Signore.
“Eccomi è la parola-chiave della vita. Segna il passaggio da una vita orizzontale, centrata su di sé e sui propri bisogni, a una vita verticale, slanciata verso Dio. Eccomi è essere disponibili al Signore, è la cura per l’egoismo, è l’antidoto a una vita insoddisfatta, a cui manca sempre qualcosa. Eccomi è il rimedio contro l’invecchiamento del peccato, è la terapia per restare giovani dentro. Eccomi è credere che Dio conta più del mio io. È scegliere di scommettere sul Signore, docili alle sue sorprese. Perciò dirgli eccomi è la lode più grande che possiamo offrirgli. Perché non iniziare così le giornate, con un “eccomi, Signore”? Sarebbe bello dire ogni mattina: “Eccomi, Signore, oggi si compia in me la tua volontà”.”
Maria è beata perchè ha creduto alla Parola di Dio.
“Vive fidandosi di Dio in tutto e per tutto. Ecco il segreto della vita. Può tutto chi si fida di Dio in tutto. Ciò non vuol dire che per lei la vita sia stata facile, no. Stare con Dio non risolve magicamente i problemi. I problemi iniziarono subito: pensiamo alla situazione irregolare secondo la legge, al tormento di san Giuseppe, ai piani di vita saltati, a che cosa avrebbe detto la gente… Ma Maria mette la fiducia in Dio davanti ai problemi. crede che con lei, in lei, è rimasto Dio. E si fida. Si fida di Dio. È certa che col Signore, anche se in modo inatteso, tutto andrà bene. Ecco l’atteggiamento sapiente: non vivere dipendendo dai problemi – finito uno, se ne presenterà un altro! – ma fidandosi di Dio e affidandosi ogni giorno a Lui: eccomi! “Eccomi” è la parola. “Eccomi” è la preghiera.”
Eccomi è l’atteggiamento più bello per vivere il Natale e permettere la visita del Signore.
Eccomi è la disponibilità, come ha fatto Maria, di permettere al Signore di visitare i fratelli attraverso la nostra generosità a farci loro vicini, mettendoci a servizio con umiltà e gioia.
Natale è l’eccomi di Gesù al Padre che permette la Sua visita.
Natale diventi anche il nostro eccomi perché oggi la visita e la benedizione del Signore possa riversarsi su quanti incontriamo e ovunque viviamo.

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