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domenica 11 novembre 2018

XXXII° domenica del tempo ordinario


Ci sono due verbi che ritornano nel vangelo di oggi: guardare e osservare. Potremmo definirli i verbi del discernimento, così necessari per la nostra vita cristiana e per il cammino sinodale che stiamo compiendo come chiesa diocesana. Un guardare e osservare che portano poi a un fine: scegliere, decidersi.
Così è nel brano ascoltato: il guardare diventa un “guardatevi”, fate attenzione a…; e l’osservare diventa invito a imitare, fate così, come lei…
Gesù guardando e osservando discerne quale debba essere l’atteggiamento autentico del discepolo e quello che invece deve essere rigettato, l’atteggiamento degli scribi.
Applicare questo criterio al nostro modo di vivere la fede sia personale che comunitaria, al nostro modo di essere discepoli oggi, porta a riconoscere che occorre guardarci da una vita cristiana fatta solo di esteriorità, ricerca di ammirazione, insomma da una religiosità apparente e slegata dalla vita concreta, dall’attenzione agli altri, dalla capacità di servire e amare. Porta soprattutto a riconoscere che essere discepoli di Gesù chiede di saper donare tutto noi stessi, senza clamore né ricerca di riconoscimenti, a partire dal poco che abbiamo e siamo, dai piccoli gesti a volte così nascosti e silenziosi che nessuno nota, come il gesto della vedova povera. In essa è delineata la figura del discepolo, della chiesa, anzi la stessa figura di Gesù che è venuto per dare tutto se stesso per noi.
E l’episodio ci ricorda quanto preziosi sono agli occhi di Dio quelli che, in mezzo a noi, sanno farsi dono, regalando vita quotidianamente, con mille gesti non visti da nessuno, gesti di cura, di attenzione, rivolti ai genitori o ai figli o a chi è nella necessità.
Tuttavia possiamo applicare la parola del vangelo anche ad altri ambiti della vita. Oggi si celebra la giornata del ringraziamento per i doni del creato. Anche qui è possibile guardare, osservare per poi scegliere, decidersi. Se guardiamo e osserviamo vediamo da una parte la bellezza del creato, i doni che ci offre, ma dall’altra anche lo sfruttamento della creazione, l’incuria, il degrado, che porta a danni e a rischi futuri per l’intera umanità. Ecco allora che discernimento significa riconoscere che occorre lavorare per una creazione degna dell’uomo, proprio a partire dai piccoli gesti quotidiani, dalle scelte più semplici che ci devono portare al rispetto della natura, alla condivisione delle risorse, all’evitare lo spreco, e così via…
Un altro ambito dove mettere in atto il discernimento è oggi quello della vita sociale che tutti ci coinvolge e tutti chiama in gioco. In particolare la comunicazione delle notizie, dei fatti, degli eventi. Se si guarda e si osserva si nota che prevale sempre più una logica fatta di menzogna e falsità, di ricerca di interessi personali, a scapito della verità. Tale modo di interpretare la realtà porta a semplificazioni e superficialità e impedisce di cogliere la realtà dei fatti e di vedere il tanto bene spesso nascosto e silenzioso che tanti, ogni giorno, mettendo tempo, risorse e capacità a servizio degli altri, operano; inoltre si corre il rischio di essere manipolati fino a non pensare più con la propria testa. Da questo guardare e osservare dovrebbe nascere in noi un desiderio di maggiore capacità critica verso quanto succede ogni giorno, imparando ad esempio a selezionare tra le varie fonti di informazione che oggi ci sommergono. Come cristiani abbiamo la fortuna di essere aiutati in questo lavoro attraverso strumenti che purtroppo o non conosciamo o non valorizziamo a sufficienza. La giornata del Settimanale Diocesano che oggi viviamo in Diocesi vuole proprio richiamare a tutti noi questo strumento, non certo unico, ma utile per avere una visione più giusta, vera, positiva della vita. Non è un invito commerciale… ma invito a farci aiutare da strumenti idonei e imparziali per imparare a discernere la verità dentro i fatti della vita e anche per sostenere la nostra fede sentendoci partecipi del cammino della nostra chiesa locale.
Queste dunque alcune applicazioni oggi il vangelo ci suggerisce.
Guardare, osservare per scegliere e decidere, alla luce dello Spirito di Cristo e della Sua Parola che ci rende capaci di vedere oltre l’apparenza, per arrivare al cuore dei fatti e delle persone, così come fa Gesù con la vedova povera e anche con ciascuno di noi.

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