È difficile trovare la pace
interiore nei periodi di conflitto e paura. Troviamo difficile stare seduti
immobili, mentre la nostra mente e le nostre emozioni sono in subbuglio. È
facile desistere dalla meditazione in questi periodi, proprio quando ce ne
sarebbe più bisogno. Così è di aiuto rendersi conto che la nostra meditazione
non è solo per noi stessi. Se lo fosse, non saremmo altro che dei consumatori
religiosi. Il significato della contemplazione è da trovarsi nei suoi frutti,
specialmente l’amore e il servizio degli altri. Quando abbiamo pace interiore,
ci avviciniamo agli altri nella compassione. Se manca questa, il nostro
muoverci verso l’altro è soggetto ai desideri dell’ego, alla rabbia e alla
competizione. Dio è l’amore che scaccia ogni timore del nostro vicino perché,
quando abbiamo veramente incontrato quell’amore in noi stessi, non potremo mai
fare del male al nostro prossimo.
La pace non si ottiene sradicando e distruggendo
il male. Quando diventiamo consapevoli dei nostri vizi — rabbia, orgoglio,
invidia e lussuria — il tentativo di eliminarli, facilmente degenera in odio
per noi stessi. […] Piuttosto che distruggere le vostre mancanze, è meglio
lavorare pazientemente per piantare le virtù, un lavoro più lento e meno
drammatico, ma molto più efficace. […] Il primo passo per piantare le virtù,
che alla fine vinceranno i vizi, è di stabilire la virtù fondante della
preghiera profonda e regolare. Attraverso questo ritmo silenzioso di preghiera,
la saggezza penetra lentamente la nostra mente e il nostro mondo. La saggezza è
il potere universale che genera il bene dal male. Come dice il libro della
Sapienza, “la speranza per la salvezza del mondo risiede in un più grande
numero di gente saggia”. I saggi conoscono la differenza tra l’auto-conoscenza
e l’auto-fissazione, tra il distacco e la durezza di cuore, tra la correzione e
la crudeltà. Non ci sono regole per la saggezza. Le regole non sono mai
universali, ma la virtù lo è.
Brano tratto da Laurence Freeman OSB. “Dearest Friends,” WCCM International Newsletter, Winter 2001.
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