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mercoledì 20 settembre 2017

“La speranza per la salvezza del mondo risiede in un più grande numero di gente saggia”.



È difficile trovare la pace interiore nei periodi di conflitto e paura. Troviamo difficile stare seduti immobili, mentre la nostra mente e le nostre emozioni sono in subbuglio. È facile desistere dalla meditazione in questi periodi, proprio quando ce ne sarebbe più bisogno. Così è di aiuto rendersi conto che la nostra meditazione non è solo per noi stessi. Se lo fosse, non saremmo altro che dei consumatori religiosi. Il significato della contemplazione è da trovarsi nei suoi frutti, specialmente l’amore e il servizio degli altri. Quando abbiamo pace interiore, ci avviciniamo agli altri nella compassione. Se manca questa, il nostro muoverci verso l’altro è soggetto ai desideri dell’ego, alla rabbia e alla competizione. Dio è l’amore che scaccia ogni timore del nostro vicino perché, quando abbiamo veramente incontrato quell’amore in noi stessi, non potremo mai fare del male al nostro prossimo.
La pace non si ottiene sradicando e distruggendo il male. Quando diventiamo consapevoli dei nostri vizi — rabbia, orgoglio, invidia e lussuria — il tentativo di eliminarli, facilmente degenera in odio per noi stessi. […] Piuttosto che distruggere le vostre mancanze, è meglio lavorare pazientemente per piantare le virtù, un lavoro più lento e meno drammatico, ma molto più efficace. […] Il primo passo per piantare le virtù, che alla fine vinceranno i vizi, è di stabilire la virtù fondante della preghiera profonda e regolare. Attraverso questo ritmo silenzioso di preghiera, la saggezza penetra lentamente la nostra mente e il nostro mondo. La saggezza è il potere universale che genera il bene dal male. Come dice il libro della Sapienza, “la speranza per la salvezza del mondo risiede in un più grande numero di gente saggia”. I saggi conoscono la differenza tra l’auto-conoscenza e l’auto-fissazione, tra il distacco e la durezza di cuore, tra la correzione e la crudeltà. Non ci sono regole per la saggezza. Le regole non sono mai universali, ma la virtù lo è.

Brano tratto da Laurence Freeman OSB. “Dearest Friends,” WCCM International Newsletter, Winter 2001.

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